Inizio show, poi capacità di soffrire e voglia di vincere: Napoli finalmente maturo per puntare in alto

22.01.2017 09:00 di Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Inizio show, poi capacità di soffrire e voglia di vincere: Napoli finalmente maturo per puntare in alto
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Prosegue il momento magico del Napoli, al punto che ormai è persino riduttivo racchiudere il rendimento in un arco temporale. La squadra di Sarri ha battuto il Milan per 2-1, raccogliendo la terza vittoria di fila (otto nelle ultime nove gare), ma più in generale il decimo risultato utile consecutivo (il 14esimo considerando anche le coppe). Un ruolino di marcia partito con il ko bruciante di Torino e che ha riportato gli azzurri, momentaneamente, a pari punti della Roma e ad un punto dalla Juventus capolista che ha ben due gare da recuperare. Tre punti pesanti, indirizzando il match con un inizio spettacolare: in meno di una decina di minuti gli azzurri infatti hanno reclamato un rigore su Mertens, siglato due reti con un Mertens straordinario nel lanciare in porta Insigne e poi Callejon e sprecato persino un'altra chance. Mancato il 3-0, con Mertens solo di fronte a Donnarumma ma convinto di essere in fuorigioco, e nella ripresa anche il 3-1, il Napoli ha mostrato pure il suo lato operaio, guerriero, sapendo resistere agli attacchi dei rossoneri dopo un pasticcio in combinazione Tonelli-Jorginho che ha rimesso in partita la squadra di Montella e che è sembrato quasi il prezzo da pagare per una squadra che non rinuncia mai a partire da dietro palla a terra, nonostante la pressione avversaria.

La gara ha evidenziato a pieno infatti pregi e difetti del Napoli, ma Sarri a fine partita è apparso comunque decisamente soddisfatto del risultato raccolto sul campo di una diretta concorrente. Certo, Tonelli ha confermato di non avere piedi educatissimi in uscita - ed in questo senso si attende il ritorno di Koulibaly, il recupero di Chiriches e l'inserimento negli schemi di Maksimovic - ma nel lavoro puramente difensivo in area non ha demeritato, così come Jorginho ha faticato quando c'è stato da fare spalla a spalla con l'avversario non avendo certo la fisicità di Diawara, ma che per mezz'ora ha fatto comunque brillare i suoi con grandi geometrie. Il Napoli è anche questo, uscendo con coraggio da dietro fino alla fine, con la linea altissima, quasi sul centrocampo, a far scattare fuorigioco a ripetizione fino al 93'. E la buona notizia per Sarri è stata in quella capacità di soffrire che spesso è mancata, arrivando a non raccogliere risultato pieno in tante gare. Quest'anno, con Sampdoria, Pescara e Milan, le cose sono andate diversamente ed autorizzano a guardare soltanto chi sta davanti.