La veglia di Napoli per il Matador: il racconto di una notte di sogni e goliardia, alla ricerca di Cavani

27.08.2016 07:00 di Dario De Martino Twitter:    vedi letture
Fonte: Inviati sul lungomare Dario De Martino e Giuseppe Apicella
La veglia di Napoli per il Matador: il racconto di una notte di sogni e goliardia, alla ricerca di Cavani
© foto di Tuttonapoli.net

E' cominciato tutto con l'hashtag #HovistoCavani. Con queste parole si sono ritrovati sui social, nelle prime ore della notte, tutti i tifosi azzurri. #HovistoCavani e poi una mescolanza di umori mandati in rete attraverso i "cinguettii". C'erano innanzitutto i sognatori: quelli che ci credevano, che ci credono ancora. Chi meglio del Matador per non rimpiangere il Pipita!? Ci sperano, digitano su tastiera e mandano in rete i loro sogni, con il desiderio che arrivino conferme. Poi c'è chi vuol divertirsi, magari ha deciso di smaltire i postumi di una piccola sbornia con gli amici di un venerdì sera d'estate, ironizzando su tutti gli improbabili posti in cui si possa trovare Cavani.

LA SVOLTA DELLA NOTTATA - Tra ironia e speranze, sembra destinata a finire la serata. I tweet sono sempre più pochi e e ci si prepara per andare a dormire. Quando all'improvviso, la svolta. Sono le 2.00 in punto quando il giornalista Umberto Chiariello, volto noto di Canale 21, annuncia su Twitter: "Cavani è all'Hotel Vesuvio". Il web si scatena. L'hashtag balza subito ai primi posti tra le tendenze, non si parla d'altro che di Cavani. Chi dormiva è stato svegliato dagli amici: "Hai letto di Cavani? Dicono che sta all'Hotel Vesuvio". I tifosi azzurri sognano, e anche quelli che prima scherzavano soltanto, ora iniziano a sperare.

LA VEGLIA AL MATADOR - La notte diventa ad un tratto mattina: sono lì tutti a cercare conferme dal web. I più audaci decidono che è ora di capirci di più: bisogna andare sul posto. Pian piano chi è sul lungomare si accalca intorno all'Hotel Vesuvio. Poi arrivano gli altri: si sono messi in macchina o in motorino e dal centro ma anche dalle periferie sono giunti lì per poter capire se davvero Edinson è lì. Alle 2.30 sono già quasi una cinquantina i tifosi presenti sul lungomare.

INIZIANO LE INDAGINI - I presenti iniziano a far gruppo e decidono che è il momento di agire. La polizia ferma dinanzi alle porte dell'hotel insospettisce: "perchè sono lì?". Pian piano si avvicinano tutti agli uomini in divisa: "Siete pure voi tifosi del Napoli, per favore, diteci la verità: state qua per Cavani, vero!?". I poliziotti spiegano che sono lì per la presenza nello stesso albergo della squadra del Milan, ma le loro parole non bastano a convincere i tifosi.

GOLIARDIA PORTAMI VIA - I sognatori azzurri aumentano: sono ormai quasi un centinaio. Restano svegli, in piedi e con le teste all'insù in attesa che il Matador (nella speranza che ci sia) si affacci. "EDI!, EDI!, EDI!" Lo si sentiva ripetere come un mantra. E' stata la colonna sonora della nottata. Ogni tanto, una voce diversa lo chiamava: "EDI!". La nottata è lunga e la veglia al campione passa tra speranze, indagini, e tanta goliardia. All'arrivo di ogni taxi succede il finimondo: "Ora esce Soledad, la moglie che è venuto a trovarlo" pensa qualcuno. Ma ogni volta, non è Soledad, nè nessuna persona che può essere legata a Cavani. Ma scatta comunque l'applauso per gli ospiti dell'albergo e la solita domanda: "Ma ci sta Cavani!?".

L'HOTEL VESUVIO ASSEDIATO - Il tentativo dei tifosi, allora, è capire qualcosa in più da chi lavora nell'albergo. Sono in tanti quelli che telefonano per chiedere del Matador, sia quelli appostati sul lungomare che gli altri che son rimasti a casa. Alla fine l'hotel Vesuvio è costretto a mettere temporaneamente le linee fuori posto, troppe le chiamate ricevute. Se con il telefono non si riesce a sapere nulla, si prova dal vivo. Si intravede affacciarsi alla porta dell'albergo un dipendente della struttura. I tifosi azzurri lo accerchiano: vogliono sapere se Edi c'è o meno. "Non c'è nessuno, jateve a cuccà!" la secca risposta. In effetti sono ormai le 4.30, è tempo di tornare a casa.

LA FINE DELLA NOTTATA - La folla inizia a diminuire. In molti, delusi, hanno capito che da lì non si riuscirà a sapere, almeno in questa notte, se Cavani c'è o meno. Quelli che restano cercano notizie da internet, attendono nuovi sviluppi. Ma c'è anche tanta ironia. Al passaggio di un ambulanza, il pensiero a Edi è inevitabile: "Ecco! Si è fatto male. Manco sappiamo se è arrivato, già si è infortunato" scherzano. "EDI! Fatti vedere", urla di nuovo qualcuno. E' uno degli ultimi richiami. "Adesso si affaccia Montolivo e ci manda tutti a quel paese" scherza un tifoso, tra le risate dei pochi rimasti. E' ormai mattina inoltrata, si inizia quasi a vedere il sole. Di Cavani non c'è traccia e anche gli ultimi irriducibili tifosi tornano a casa. La speranza, però, non è ancora tramontata. Nelle poche ore di sonno rimaste, i tifosi azzurri sogneranno di svegliarsi e poter leggere la notizia: "E' fatta, Cavani è al Napoli". E se non sarà così, pazienza. E' stata comunque una bella nottata d'amore per l'azzurro.

© foto di Tuttonapoli.net
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