L’allarme Reina evidenzia una contraddizione nelle scelte di Sarri. E non è la prima volta...

26.03.2017 17:00 di Arturo Minervini Twitter:    vedi letture
L’allarme Reina evidenzia una contraddizione nelle scelte di Sarri. E non è la prima volta...
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

 

 

Il vuoto dietro Pepe. Sono giorni che scorrono lenti per i tifosi del Napoli, in attesa crescente in vista della doppia sfida alla Juventus prima in campionato, poi in Coppa Italia. Giornate lunghe, solleticate da un pensiero che è in realtà una grande preoccupazione: le condizioni fisiche di Pepe Reina. Il portiere azzurro, che con la nazionale spagnola ha accusato un problema muscolare (elongazione del muscolo soleo destro), sta lavorando con la consueta determinazione per recuperare in vista della prima sfida ai bianconeri del 2 aprile. 

Fuori il secondo. Facendo tutti gli scongiuri del caso, sperando chiaramente che Reina possa essere abile ed arruolatile per la delicatissima gara di domenica, non si può non sottolineare una gestione sicuramente rivedibile da parte di Maurizio Sarri, che rischia ora di dover schierare contro la Vecchia Signora un estremo difensore che praticamente non ha mai giocato in stagione. Sulle gerarchie tra Sepe e Rafael il tecnico azzurro non si è mai espresso, ma c’è l’indizio relativo alla scelta fatta contro lo Spezia in Coppa Italia, quando Sarri regalò l’unica presenza stagionale a Rafael. Per Sepe, invece, la casella dei minuti giocati in stagione resta tristemente ferma allo zero, al punto che in più occasioni il suo agente ha ribadito la volontà di andare via nel mercato estivo.

Sempre Reina. Dopo la parentesi con lo Spezia, anche in Coppa Italia, il tecnico azzurro ha preferito affidarsi all’esperienza di Reina, escludendo dalle rotazioni gli altri due portiere. Una decisione che ancora una volta evidenzia questa reticenza del tecnico al coinvolgimento di tutti gli elementi che ora potrebbe essere pagata a caro prezzo: il Napoli rischia di giocare le due gare più importanti di questo finale di stagione con un portiere che non ricorda nemmeno che sapore abbia l’erba del terreno di gioco. E non è certo un bel pensiero…