Le 5 cose che non sapevi su... Sime Vrsaljko: idolo nella città di Modric, il record nazionale e non solo

L’ultima stagione al Sassuolo è sotto gli occhi di tutti, sì, ma andando a scavare nel passato di curiosità non mancano. Ed ecco le cinque cose che non sapevi su Sime Vrsaljko.
26.05.2016 17:01 di Pierpaolo Matrone Twitter:    vedi letture
Le 5 cose che non sapevi su... Sime Vrsaljko: idolo nella città di Modric, il record nazionale e non solo
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Quando un giocatore, appetito dai più grandi club europei, preferisce andare al Genoa, a ventun’anni, invece che all’Arsenal, al Tottenham e compagnia cantando, forse vuol dire che la testa è ben incollata alle spalle. “Ho preferito il club rossoblù perché ha sempre dato spazio ai giovani e io voglio giocare” ha dichiarato Sime Vrsaljko poco dopo il suo approdo in Liguria. La mentalità, dunque, è quella giusta. E adesso il terzino croato sembra essere vicino ad un altro cambio di maglia, pronto a vestire quella del Napoli. L’ultima stagione al Sassuolo è sotto gli occhi di tutti, sì, ma andando a scavare nel passato di curiosità non mancano. Ed ecco le cinque cose che non sapevi su Sime Vrsaljko.

FIGLIO D’ARTE – Il calcio gli scorre nelle vene. E’ cresciuto così, a pane, pallone e rettangolo verde. D’altronde quando si è figli del capitano della squadra della tua città non potrebbe essere altrimenti. Ecco perché Sime Vrsaljko è venuto su con l’etichetta del figlio dell’idolo. Suo padre Mladen, infatti, ha fatto la storia del NK Zadar, la principale squadra di Zara. Fascia al braccio, perno della difesa. Sì, perché il reparto è lo stesso, ma se Sime predilige la fascia, suo papà era un baluardo centrale, uno di quei difensori vecchio stile capaci che sapeva il fatto suo. E forse era proprio nel destino un futuro da calciatore anche per l’attuale fluidificante del Sassuolo.

CAMBIO DI RUOLO – Attualmente fluidificante, terzino, esterno difensivo (con licenza anche di offendere). Chiamatelo come volete attualmente, ma in passato il suo ruolo era differente. Ed è forse pure per questo che il Napoli ci sta pensando anche come vice-Callejon. Il croato, infatti, non disdegna anche qualche sortita in avanti e tutto è dovuto al suo passato da centrocampista. E non si tratta neanche di un passato remoto, visto e considerato che già alla Dinamo Zagabria, club nel quale è cresciuto, Sime veniva schierato al centro – o anche sulla fascia – della mediana. La licenza di spingere, comunque, ancora non l’ha persa. Dopo un passato del genere d’altronde…



MANCINA DEBOLEZZA – Una debolezza… sinistra. A sinistra, con precisione. Di ruolo – dopo la lunga parentesi, come detto, da centrocampista – fa il terzino destro,  ma spesso Sime è stato utilizzato anche sul versante mancino, soprattutto in Nazionale. La presenza di Dario Srna, un vero pilastro per la selezione biancorossa, ha spesso indotto il c.t. ha schierare l’esterno del Sassuolo sulla sinistra, ma i numeri dimostrano che lì non riesce a dare il meglio di sé. Minor possibilità di cross col piede debole, un numero inferiore di uno contro uno vinti su questa fascia: appena 1,2 a partita, meno della metà dei 2,5 a match vinti sulla destra. E la minor sicurezza che dà è testimoniato dai tanti provvedimenti disciplinari beccati sulla sinistra, un giallo e due rossi in dieci apparizioni sull’out mancino in Serie A. Insomma, meglio a destra che a sinistra. Ma quest’ultima sarebbe un’opzione da tenere in considerazione nel caso in cui si concretizzasse il passaggio al Napoli, anche in virtù della partenza di Ghoulam a gennaio per la Coppa d’Africa.

IDOLO DI ZARA – Vrsaljko è un vero e proprio idolo per Zara, la città croata in cui è cresciuto, prima di trasferirsi a Zagabria nelle giovanili della Dinamo. Nulla di strano, certo, detto così. Ma diventa quantomeno curioso se si pensa che Zara è anche la città di Luka Modric, mica uno qualsiasi. Il centrocampista del Real Madrid, tra i migliori al mondo, viene messo soltanto al secondo posto dagli abitanti della città croata. Vrsaljko meglio di Modric, in un certo senso, sì. Il motivo è riconducibile anche al fatto che Sime sia figlio di Mladen, storico capitano dell’NK Zadar, prima squadra del paese. Ma anche perché Sime è sempre stato legato a Zara e fin da piccolo la sua crescita calcistica è stata costantemente monitorata.

RECORD NAZIONALE – E sì, in Croazia Vrsaljko ha già scritto momentaneamente la storia. In patria il suo è sempre stato un profilo pronto ad esplodere, a diventare tra i migliori al mondo nel suo ruolo. E infatti fin da subito è stato chiamato in Nazionale, con la quale Sime ha svolto tutta la trafila delle giovanili. Alle volte giocando anche fuori età, il talento è sempre stato tanto. E fuori età ha esordito anche con la Nazionale maggiore. Il 9 febbraio 2011, infatti, l’esterno croato è entrato nell’albo dei record della selezione. Grazie al suo esordio contro la Repubblica Ceca, ad appena diciannove anni, Vrsaljko è diventato il più giovane esordiente nella prima squadra della Croazia. Mica male, no? E da quel momento è divenuto una pedina imprescindibile, tant’è che ha giocato il Mondiale brasiliano da titolare e, con ogni probabilità, farà lo stesso anche con l’Europeo francese. La speranza, però, è che con l’eventuale approdo in azzurro scriva la storia anche nella Serie A italiana.

Le 5 cose che non sapevi è giunto al secondo appuntamento. Per leggere il primo su Davy Klaassen, altro obiettivo azzurro, clicca qui! Non perderti gli altri focus nei prossimi giorni su Tuttonapoli.net!