Lo Scudetto passa anche dall'infermeria. L'eccellenza dello staff di De Nicola contro i 41 infortuni bianconeri, Allegri può cambiare modulo

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Stagione finita per Martin Caceres. E non solo. L'infermeria è piena: ci sono pure Mandzukic, Khedira, Asamoah e Chiellini. Dal ritiro estivo è già l'infortunio numero 41 per la Juventus, di cui ben 29 di tipo muscolare. La squadra di Allegri, insomma, è decimata dagli infortuni. Una componente che può essere decisiva pure in chiave scudetto. La rosa bianconera è più profonda di quella azzurra, con una panchina più lunga e forse anche più forte. Ma le rotazioni, per Allegri, sono comunque un problema se mezza squadra è sempre ferma. Un nuovo stillicidio di infortuni, insomma, per i bianconeri, come quello che ha pesato già ad inizio campionato.

Nel Napoli, invece, c'è fuori solo l'ultimo arrivato Grassi. E nel corso dell'intero campionato solo Gabbiadini s'è dovuto fermare per qualche giornata in più per via degli infortuni. Fortuna? Forse. Ma soprattutto tanta tanta prevenzione. Lo staff medico del Dottor De Nicola è un'eccellenza a livello italiano, forse anche europeo. E il Napoli nella prevenzione investe tanto. Lo stesso medico sociale azzurro confessò qualche tempo fa che "In pochi in Italia possono contare su una società che cura così bene l'aspetto medico". Ne sarà felice Sarri che può continuare a scegliere di volta in volta i calciatori più in forma e più adeguati alla gara da giocare. Allegri, invece, con Caceres out fino alla fine valuta - riferisce l'edizione odierna del Corriere della Sera -  il ritorno alla difesa a quattro, visto che ha solo Rugani in panchina.