Pepe e Ciruzzo: mastri 'e festa di un Napoli che ha ritrovato la strada

27.10.2016 08:00 di Dario De Martino Twitter:    vedi letture
Pepe e Ciruzzo: mastri 'e festa di un Napoli che ha ritrovato la strada

"Sì 'o masto!" Lo ha detto, attraverso i social network, Pepe Reina a Dries, detto Ciruzzo, Mertens. E lo diciamo noi a tutti e due: mastri 'e festa del Napoli che va a Torino con slancio ritrovato. 

La vittoria contro l'Empoli nel deserto San Paolo (mai così pochi nell'era De Laurentiis, che farebbe bene a rivedere i prezzi), ridà slancio agli azzurri in vista della attesissima sfida di sabato sera contro la Juventus. I malanni autunnali del Napoli non sono tutti risolti, ma la cura sembra funzionare. Quei dieci minuti di black-out sottolineati da Sarri devono scomparire, la palla deve tornare a girare a ritmo più veloce, ma col tempo anche questi ultimi effetti della malattia svaniranno. Intanto sono arrivati altri tre punti, che senza una punta di ruolo, non è mica male. 

CIRUZZO - Il ruolo di punta, in questo Napoli che non ne ha più, lo svolge Dries Mertens. Nei primi dieci minuti, ha sottolineato anche Sarri, prova ad essere centravanti a tutti gli effetti, ma è chiaro a tutti che non può farlo. Poi segue le indicazioni di Sarri, si sottrae alla morsa dei due centrali, e diventa trascinatore della squadra. L'impressione in questo avvio di campionato è che Dries possa fare tutto: non si ferma mai, Sarri non gli concede minuti di riposo, non ne ha bisogno. Tanta la voglia di cercare ancora la porta, di trascinare la squadra. D'altronde le parole di Sarri sono state chiare: "E' forte, qualcosa pure di più, come i fuoriclasse se lo sposti di dieci metri mica diventa un incapace". Ieri ha festeggiato con il gol che ha sbloccato la gara le 150 presenze in azzurro. Ma lui, gli ha detto Pepe Reina, è "o' masto", masto 'e festa, chissà cosa organizzerà per la presenza numero 151. 

MA NON ERA BOLLITO? - L'altro masto in casa azzurra è un portiere che per qualcuno, solo qualche settimana fa, era bollito, destinato a chiedere l'anticipo pensionistico di cui si dibatte nella tribuna politica di questi giorni. Con il Crotone e poi con l'Empoli, invece, è stato salvatore della patria. Una parata con il Crotone e due con l'Empoli che salvano gli azzurri da quel black out di cui parlava Sarri. "Stiamo parlando di un campione, dal punto di vista sportivo ed umano - ha detto chiaro Sarri ieri - È un giocatore che ha una grande personalità ed un grande cuore, io mi aspettavo che reagisse subito su questi livelli. Se poi ha sbagliato qualcosa, io sono sempre contento di avere Pepe in porta". Le ultime due partite lo hanno rilanciato alla grande, e nell'ultima ha potuto festeggiare degnamente le 100 presenze in azzurro: visto che non c'è due senza tre, aspettiamo i festeggiamenti per la presenza numero 101 contro Higuain.