Questa Juve fa davvero paura?

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Premessa. Il mercato fatto dalla Juve resta qualcosa di eccezionale, per risorse investite e per caratura tecnica dei calciatori arrivati: nessuno può mettere in discussione questo principio. I fatti però vanno spesso analizzati e, soprattutto, va ricordato che una squadra di calcio non è semplicemente una serie di nomi da scrivere uno dopo l'altro su una distinta. No. Una squadra di calcio vive di equilibri sottili, di alchimie che si creano senza nemmeno accorgersene. Analizzando il nuovo progetto bianconero, in questo primissimo scorcio di stagione, non sembra essere tutto oro quello che luccicava durante il mercato estivo.

Tante novità e qualche equivoco tattico. Il gioco espresso dalla squadra dai Allegri, eccezion fatta per qualche scampolo di gara, lascia molto a desiderare. Nelle ultime uscite i bianconeri hanno faticato tremendamente sul piano del gioco e sulla continuità, al punto da chiudere la gara contro il Palermo in affanno. Negli ultimi due anni la squadra ha perso riferimenti importanti, soprattutto a centrocampo, una rivoluzione che in questo momento sta presentando il conto. Giocatori come Pjanic, Cuadrado, lo stesso Higuain, hanno bisogno di tempo per entrare a pieno nella nuova realtà. Questo è il grande vantaggio del Napoli, che si muove su uno spartito ormai consolidato, nel quale i nuovi arrivati si stanno inserendo gradualmente. Chiaro, nessuno si illuda: la Juve resta la grandissima favorita per il tricolore per le tantisisme individualità della sua rosa. Dopo queste prime gare, però, pensare di avere paura di questa Juve, guardando come gioca e convince il Napoli, sembra alquanto paradossale.