Raiola contro Hamsik, ma per lo slovacco è il complimento più bello: i saltelli di quell'estate 2011 ed il Re del mercato battuto dai sentimenti

29.01.2015 10:40 di  Antonio Gaito  Twitter:    vedi letture
Raiola contro Hamsik, ma per lo slovacco è il complimento più bello: i saltelli di quell'estate 2011 ed il Re del mercato battuto dai sentimenti

Solitamente gli attacchi hanno come obiettivo screditare chi li riceve. Alcune volte, però, possono sortire l'effetto contrario. Sembra proprio il caso dell'intervista odierna di Mino Raiola alla Gazzetta dello Sport che, tra mille temi, come ad esempio i trasferimenti di Ibra, Balotelli e tanti suoi assistiti, oppure incredibili e discutibili retroscena sul trasferimento controvoglia di Nedved alla Juve (dissi a Cragnotti: “Nedved ama la Lazio più di te. Se gli dici che deve andare via per aiutare il club io ce la faccio, ma se gli offri un euro di stipendio per rimanere lui rimane”) viene incalzato anche da una domanda su Marek Hamsik. Il noto agente critica la decisione di non venderlo quando valeva 60mln di euro, attacca il giocatore sulla scelta probabilmente di non aver forzato la mano, sulle motivazioni ed il rendimento e poi spiega la separazione (anche se in realtà sarebbe stato il giocatore ad averlo allontanato dal suo entourage): "Non sono andato avanti nel lavoro con lui perché le nostre filosofie erano diverse. Io ero cattolico, lui protestante, non potevamo stare nella stessa chiesa. Quando prendo un giocatore gli chiedo due cose: dove vuoi andare e come ci vuoi arrivare". Parole che fanno tornare alla mente dei tifosi del Napoli fasi importanti della recente storia azzurra.

Estate 2011. Dopo un lungo silenzio sui rumors di un suo approdo al Milan, Marek Hamsik fa tremare i tifosi azzurri in un'intervista ad un quotidiano slovacco: "Sarebbe una svolta per la mia carriera, so che Galliani e Allegri mi hanno elogiato. Io sono giovane, ma al momento non ho vinto nulla e direi che adesso è arrivata l’ora di cominciare a farlo". E ancora: "Ho voglia di cambiare maglia. Non voglio muovermi dall’Italia, sono qui da sette anni, ho imparato la lingua e fatto conoscere il mio nome. Per me sarebbe un passo importante approdare in un club come il Milan. Presto si conoscerà il mio futuro". Quest'intervista - rilasciata proprio poco dopo l'approccio con Mino Raola - resta l'unica richiesta pubblica di trasferimento fatta dallo slovacco dall'arrivo nel 2007 ad oggi. "Raiola è infallibile", "è lui il Mister X di Berlusconi" e quant'altro, ma tutto si concluse con il tripudio di migliaia di tifosi nella piazza di Dimaro per i saltelli dello slovacco al coro 'chi non salta rossonero è'. Non a caso, Raiola di lì a poco man mano si allontanò dal giocatore, non vedendo margini per piegare un rapporto ormai indissolubile. Probabilmente il suo più grande fallimento, in un mondo dove per una volta l'nteresse economico viene battuto dai sentimenti. "Filosofie diverse" dice oggi Raiola, e probabilmente - tenendo presente quella dell'agente - è il complimento più bello ricevuto da Hamsik. E Napoli si gode la fascia di capitano sul braccio di una delle ultime bandiere di queste calcio.