Sarri tra presente e futuro: "Bisogna battere la Juve sul campo, ma è difficile. Futuro? Ho tre anni di contratto"

28.03.2017 08:31 di  Gennaro Di Finizio  Twitter:    vedi letture
Sarri tra presente e futuro: "Bisogna battere la Juve sul campo, ma è difficile. Futuro? Ho tre anni di contratto"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Maurizio Sarri ha parlato dopo la vittoria della panchina d'oro. Ecco alcune dichiarazioni riportate da La Gazzetta dello Sport: "Mi ha dato un gusto speciale arrivare per una volta davanti a Massimo. Se penso che appena 5 anni fa ero in C mi sembra di vivere un sogno. Dovrei ricordare 2mila persone. Ma preferisco fermarmi a due società, Empoli e Napoli e a due dirigenti. Parlo di Carli e Giuntoli. Senza di loro non sarei l’allenatore che sono ora.

Dite che grazie a questo premio partiamo 1-0 per noi? No (ride, ndr). I bianconeri bisogna batterli sul campo. Ed è molto difficile. La Juve ha una società forte e una squadra fortissima. Quale potrebbe essere più agevole delle due “imprese”? Dipende da quello che abbiamo in testa. Noi e la Juve. Anche se la Juve è fortissima con qualsiasi formazione. In Italia in questo momento non ha rivali. Guardando al prossimo campionato, possiamo solo sperare in un loro logoramento.

Mi hanno detto che questo riconoscimento può far crescere la mia carriera. Sarà. Io penso che per la carriera ci vogliono punti, non premi. Non mi aspettavo di prendere più voti di tutti. Di solito la Panchina d’oro viene assegnata a chi vince. E lo scudetto lo ha vinto Allegri. Mi riempie d’orgoglio essere stato premiato dagli allenatori. E mi sorprende essere messo sullo stesso piano di Ranieri che alla guida del Leicester ha realizzato un’impresa a dir poco straordinaria.

Allegri? Insieme abbiamo combattuto delle belle sfide sui campi della C2. Ci divertivamo. Uno contro l’altro. Dopo questo premio non diventerò politicamente più corretto nelle dichiarazioni. Sono un rompicoglioni per natura. Dopo Empoli-Napoli mi sono lamentato per come erano stati elaborati i calendari. Ho detto che non erano stati fatti con grande perspicacia. Bisognerebbe avere attenzione per le squadre che difendono il calcio italiano nelle Coppe. Ho anche osservato che la formazione più penalizzata è stata la Roma. Sono fatto così e non cambierò anche se tra poco sfiderò la Juve e non una squadra di Lega Pro.

Un pronostico su Barça-Juve? Non la vedrò. Ora che non partecipo più al torneo non mi piace vedere altre gare di Champions. Forse 20 squadre sono troppe. E forse bisogna cambiare qualcos’altro.

Futuro? Ho 3 anni di contratto con il Napoli".