Sarri imbrigliato di nuovo da Gasp: mancano varianti e fisicità. Primo fuori e quarto in casa: è ora di cambiare

26.02.2017 08:50 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Fonte: di Antonio Gaito
Sarri imbrigliato di nuovo da Gasp: mancano varianti e fisicità. Primo fuori e quarto in casa: è ora di cambiare
TuttoNapoli.net
© foto di www.imagephotoagency.it

L'unico aspetto positivo della serata del Napoli è che non incrocerà più per questa stagione Gian Piero Gasperini e la sua Atalanta. Come all'andata, anche se stavolta sprecando diverse occasione sotto porta e colpendo due traverse, la squadra di Sarri è rimasta a secco dopo 24 gare andando sempre in gol (l'ultima senza segnare, guarda un po', proprio a Bergamo), ha interrotto la striscia di 14 risultati utili di fila in campionato ed adesso più che al secondo posto deve focalizzare l'attenzione sulla terza piazza Champions. L'Atalanta è a -3 e deve augurarsi che non si porti a tre lunghezze anche l'Inter che potrà far valere anche lo scontro diretto da giocare in casa.

La gara non è stato tanto diversa da quella dell'andata e Sarri di certo non è riuscito a cambiarla con l'inserimento di Milik per l'ultima mezz'ora (ritardando gli altri due a 10' dalla fine). La fatica è stata tremenda rispetto ai soliti standard dei partenopei: il Napoli solitamente gioca tenendo corta la squadra, ma di fronte ha trovato di nuovo una squadra ancora più compatta, capace così di togliere spazi e di pressare per 90' ad altissima intensità, ma in poco campo e così senza mai calare atleticamente. La pressione è stata altissima, ma più che altro per indirizzare l'impostazione su Maksimovic (e non su Albiol o i laterali più dotati) mentre i duelli individuali a tutto campo sono stati premiati anche dalla giornata storta degli attaccanti. Giusto Mertens a fine primo tempo, dopo aver fatto fuori Caldara, ha avuto la chance dell'1-1 e poi Callejon - fuori dal gioco - quella per riaprirla sul 2-0 con l'uomo in più. 

Troppo poco per un Napoli che ha sofferto tantissimo anche sul piano fisico in ogni duello, pagando anche l'assenza di una punta fisica, e la differenza di rendimento tra casa e fuori può essere una risposta anche sul piano tattico. Oggi rischia di scivolare al quarto posto per rendimento casalingo, faticando sotto porta al San Paolo anche col Palermo e persino nei match vinti ad esempio con Sampdoria e Genoa, mentre fuori casa, sfruttando evidentemente magari maggiori spazi col tridente leggero, è primo a pari punti con la Juve. Non aiuta di certo il ciclo terribile per potersi reinventare: Juventus, Roma e poi Real Madrid. Ed il Napoli l'ha iniziato come peggio non poteva.