Solito disastro e Palermo-bis. Riduttivo parlare di errori singoli: "l'attacco non aiuta" e la difesa è lasciata sola

24.11.2014 07:45 di Antonio Gaito Twitter:    vedi letture
Solito disastro e Palermo-bis. Riduttivo parlare di errori singoli: "l'attacco non aiuta" e la difesa è lasciata sola
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Un film già visto. Dopo le vittorie con Roma e Fiorentina, il Napoli rovina quanto fatto di buono e cancella con la piccola di turno le tre gare consecutive senza prendere gol, beccandone tre in novanta minuti. Evidenti gli errori individuali che hanno portato al pari, ma sarebbe riduttivo indicare in Koulibaly il colpevole in una squadra che quando di fronte non ha una squadra di livello fatica ad avere quella applicazione difensiva, a partire dagli esterni offensivi, che permette al 4-2-3-1 di incantare l'Italia. Equilibri sottilissimi che crollano e portano gli avversari ad avere ripartenze a ripetizione. E se di fronte ci sono Belotti, Barreto, Farias o Cossu, il risultato non cambia.

Se nello sviluppo si ripete la stessa gara col Palermo, e tornando più indietro a quella dell'Udinese dello scorso anno, prima o poi bisognerà ammettere che qualcosa non gira nel verso giusto. Terrificante l'errore di Koulibaly in disimpegno, ma lo stesso francese già in precedenza aveva rischiato molto dopo tanti palloni sparacchiati in avanti senza senso, perchè i quattro attaccanti (sì, perchè così vanno definiti quando, come ieri, non rientrano e spaccano la squadra in due) sono lontanissimi e Gargano non si fa mai vedere (in questo senso s'è sentita l'assenza dello squalificato Jorginho, ma anche il mancato impiego dall'inizio di Lopez che aveva giganteggiato prima della sosta). Da censura anche l'uscita di Rafael sulla sponda di Rossettini per Farias, ma è inutile accanirsi sul brasiliano che comunque salva sull'attaccante negando addirittura il vantaggio del Cagliari sul 3-2.

Dopo una grande prima parte in cui si sfiora più volte il 3-0, per una questione atletica o semplicemente di ritmo dopo le soste, i tre trequartisti si fermano e dopo un'ora di gioco iniziano a trotterellare (facendo emergere tutta la differenza in fase passiva tra De Guzman-Hamsik che alternandosi non riescono ad eguagliare la corsa di Insigne). Ed il Napoli si disunisce, incassando contropiede ad ogni sortita offensiva del Cagliari che si limita a tre passaggi per superare la metà campo ed avviarsi al quattro contro quattro. Manca poi la reazione, ma è tutto il secondo tempo di grande sofferenza con mezza squadra ferma sulle gambe e Gargano e Lopez che girano solo in orizzontale, faticando in costruzione già in condizioni normali. Lo stesso Benitez ha confermato in conferenza: "La mancanza d'intensità inizia con l'attacco, oggi a partire da lì non abbiamo fatto quello che potevamo per aiutare la difesa". A questo punto anche se la situazione fisica fosse sfuggita, alcuni interrogativi sono più che legittimo: non avendo trequartisti di ricambio in panchina perchè non preservarne uno e partire con Ghoulam esterno alto come proposto nel finale? O più semplicemente: perchè non inserire Lopez per uno dei trequarti anzichè per Inler e pareggiare gli uomini in mezzo al campo?