TRIPLICE FISCHIO - Il ritorno devastante di Calleti e la certezza d'esser grandi

03.02.2016 22:54 di  Fabio Tarantino  Twitter:    vedi letture
TRIPLICE FISCHIO - Il ritorno devastante di Calleti e la certezza d'esser grandi
TuttoNapoli.net
© foto di www.imagephotoagency.it

Non c’è storia allo stadio Olimpico: vince il Napoli e lo fa per la settima volta consecutiva in campionato. Higuain e Callejon blindano il primato con una facilità disarmante, nonostante lo spessore dell’avversario. Domenica c’è il Carpi al San Paolo: mancherà Jorginho, squalificato.

IL PROTAGONISTA – Gol e assist per José Maria Callejon. Quarto centro in campionato, fotocopia di gol “storici” che rappresentano il suo marchio di fabbrica: taglio alle spalle del difensore, lettura del passaggio e freddezza a tu per tu col portiere avversario. Dopo essersi sbloccato non si è più fermato, Calleti, tornando a macinare numeri e statistiche ai quali aggiungere la solita, incredibile e mai banale generosità in fase difensiva, peculiarità che lo rendono di gran lunga l’esterno più completo della Serie A. Non contento, però, prima del gol ecco l’assist per la rete del vantaggio: altro taglio, stavolta sull’out mancino, e pallone al centro per l’amico di mille battaglie.

IL MOMENTO CHIAVE – Saper soffrire è sinonimo di grandezza. Lo ha capito, il Napoli, che ha retto l’urto biancoceleste nel finale e, stringendo i denti, ha ridotto al minimo i rischi pur palesando stanchezza e minor lucidità. La Lazio ha chiuso gli azzurri nella propria metà campo per oltre venti minuti: ha prodotto gioco, sfruttato le corsie esterne ma mai creato pericoli dalle parti di Reina, guardiano di una porta che resta blindata come non accadeva da troppo tempo. Un altro segnale di crescita consegnato al campionato più bello di sempre.

POTEVA(NO) FAR MEGLIO – I tifosi della Lazio? I cretini con sciarpa al collo? Ovvio, sì, ma anche banale, quasi superfluo. Cos’altro poter aggiungere? Probabilmente nulla di sensato. Meglio concentrarsi sul campo e sottolineare le difficoltà – continue – di Strinic sulla corsia mancina. Sarri si affida a lui per far rifiatare Ghoulam nello stadio del suo debutto italiano lo scorso anno. Allora stupì per personalità ed intelligenza tattica, stavolta soffre eccessivamente Candreva – finché resta in campo - e in fase offensiva si vede poco e quando sale risulta impreciso.