Un Marek è per sempre: il rinnovo a vita del capitano è uno schiaffo a tutti gli Higuain del mondo del calcio

29.07.2016 08:00 di Dario De Martino Twitter:    vedi letture
Un Marek è per sempre: il rinnovo a vita del capitano è uno schiaffo a tutti gli Higuain del mondo del calcio
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

"Non è più il calcio di una volta". Quante volte l'abbiamo sentito dire in questi giorni. Chi si è trovato a commentare il trasferimento, pardon, il tradimento, di Gonzalo Higuain dal Napoli alla Juventus, l'ha usata molto spesso. Una frase con cui si voleva significare la perdita delle bandiere, la scomparsa dei valori di appartenenza e di attaccamento alla maglia. E invece c'è ancora chi a questi valori ci tiene. Un nome su tutti: Marek Hamsik. Dovrebbe arrivare oggi, con ogni probabilità, la firma sul rinnovo contrattuale: quattro anni e opzione sul quinto. Per un 29enne significa restare a vita in azzurro.

IL TRADIMENTO DI GONZALO – Ma prima di Marek Hamsik, quella di ieri è stata la giornata della presentazione di Gonzalo Higuain in bianconero. In giacca e cravatta, tutto ordinato, il Pipita ha consumato il suo tradimento scagliando strali verso la sua ex squadra. L'attacco più feroce all'indirizzo di Aurelio De Laurentiis: "Non potevo stare un minuto in più con lui". Un copione già scritto. Forse un fondo di verità c'è: i rapporti erano evidentemente davvero deteriorati. Ma è evidente pure la strategia: cercare di scaricare sul Napoli le responsabilità di una separazione che è stata unilaterale, una decisione presa soltanto da lui. 
Un attacco al presidente che è un attacco alla società, al Napoli. E per definire tutto questo c'è un solo termine: ingratitudine. Ha ringraziato la Juventus per il grande sforzo nell'acquisto, ma non il Napoli che pure di sforzi ne ha fatti per lui. Ha ringraziato Sarri ma s'è dimenticato anche il principio base dell'educazione: il saluto, almeno con una telefonata. Ha ringraziato i tifosi azzurri ma li ha traditi, come nessuno mai si sarebbe aspettato. Ha parlato pochissimo della Juventus, e quando lo ha fatto ha usato più e più volte il termine "progetto", come a sottolineare che a Napoli mancava. Ingratitudine, quindi, anche per i compagni, che l'hanno aiutato a scrivere la storia e ancora ci credono e sudano la maglia azzurra per quel progetto.

LO SCHIAFFO DI MAREK – L'uomo Higuain, insomma, si è mostrato nella sua parte peggiore. I giorni che hanno accompagnato il suo addio sono stati per i napoletani colmi di delusione, di amarezza. Momenti che ti allontano dal calcio, da quella passione, da quei valori, per cui i tifosi soffrono e gioiscono. Ma per fortuna c'è l'altra faccia della medaglia. Ed è solo per questo che parliamo ancora di Gonzalo Higuain. Perchè è a contrasto con il torbido che si può notare la purezza. Negli ultimi anni abbiamo visto passare Lavezzi, Quagliarella, Cavani, Higuain. Li abbiamo idolatrati, innalzati ad eroi, snobbando magari in altre occasioni quel Marek Hamsik che invece è l'unico che ha compreso fino in fondo la passione di questa città, che ha creduto in questo progetto, che ha deciso di restare a vita. L'anno scorso la Juventus, in passato il Milan che qualche stagione fa l'aveva individuato come "Mister X", e ricordiamo solo quelle più note e recenti. Marekiaro ha detto sempre "NO!", voglio il Napoli. E così sarà, per tutta la vita. La giornata della presentazione di Higuain alla Juvenus, del consumarsi brutale di un tradimento, resterà invece quella dell'accordo per il rinnovo di Hamsik, della consacrazione di un magnifico matrimonio lungo un'intera vita. Uno schiaffo a tutti i Gonzalo Higuain del mondo. Un Marek è per sempre, molti altri evidentemente no. Teniamocelo stretto e coccoliamolo di più. Sono gli uomini come lui che detengono ancora quel carico di passione che portano i tifosi, che ci fanno riappacificare con il calcio.