Un rifiuto da 30mln da non ripagare con indolenza: Manolo deve convincersi di poter essere l'uomo in più

05.02.2016 17:09 di Arturo Minervini Twitter:    vedi letture
Un rifiuto da 30mln da non ripagare con indolenza: Manolo deve convincersi di poter essere l'uomo in più
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© foto di Federico De Luca

A tutto c’è un limite. Per settimane, basta qualche secondo per verificarlo, abbiamo esaltato l’incredibile potenziale di Manolo Gabbiadini, ribadendone l’importanza per la cavalcata in questa stagione ancora tutta da scoprire e sognare. Si è invocato un maggiore spazio per l’attaccante, sempre capace di rispondere presente quando chiamato in causa da Maurizio Sarri in Europa League e negli spezzoni di gara in campionato. Bastavano pochi minuti a Manolo per rubare la scena, ammutolire i soliti scettici e le voci di un possibile addio. Passano le settimane, arriva il gol in nazionale ed il brutto infortunio alla caviglia che rovina il finale del 2015 dell’ex sampdoriano. Arriva gennaio, si apre il mercato, la condizione fatica a tornare quella ottimale ed il minutaggio cala, considerando il letargo dell’Europa League. Quotidianamente il Napoli si ritrova a rispedire al mittente offerte sempre più importanti, prima dalla Premier League (Newcastle in prima fila), fino ad arrivare al passo deciso del Wolfsburg: 25 milioni, con bonus che avrebbero portato l’offerta vicina ai 28, per strapparlo subito agli azzurri. Cifra che farebbe barcollare le certezze di chiunque, non di una società solida come il Napoli, soprattutto con un primato in classifica da difendere.

La querelle si chiude con la deadline della sessione estiva. L’agente del calciatore con amarezza aveva rivelato che c’era la volontà di partire, ennesima tra le uscite fuori contesto, che avevano già scatenato l’ira di Aurelio De Laurentiis che dichiarò “L’agente può fare tutte le tarantelle che vuole. Gabbiadini è incedibile”. Tante parole, sirene estere, frustrazione per il ritrovarsi spesso in panchina ad applaudire un indemoniato Gonzalo Higuain. Umanamente una situazione difficile, soprattutto per un ragazzo che ha tanto talento quanta voglia di emergere. Dal punto di vista professionale, però, Gabbiadini dovrebbe cogliere l’importanza storica del momento che sta vivendo, provando a contribuire nella stesura di un romanzo che avrebbe i contorni epici. Convincersi di poter essere determinante, contribuire ad una delle più grandi sorprese sportive della storia. Per farlo, però, sarà necessario non dare niente per acquisito, curare i minimi dettagli, lottare su ogni pallone come se fosse l’ultimo della carriera, azzannare ogni attimo buono che può fare la differenza tra un sogno realizzato ed uno solamente accarezzato. Questo tipo di atteggiamento, inutile girarci intorno, è mancato al buon Manolo negli ultimi due spezzoni di gara giocati contro Empoli e Lazio. Sarri gli ha già tirato le orecchie, affermando che era stato distratto dalle voci di mercato. Ora, però, è il momento di mettersi tutto alle spalle. De Laurentiis per lui ha bruciato trenta milioni di euro, rispedendo al mittente l’offerta del Wolfsburg. Questa indolenza non è sicuramente il modo migliore per ripagare società e tifosi…