VIDEO - ADL fiume con Veltroni: "Mi piacerebbe avere Ibra! Volevo acquistare il Napoli nel 1999. Favorevole alle squadre B, bloccato da Lotito. Su Sarri e Diego..."

VIDEO - ADL fiume con Veltroni: "Mi piacerebbe avere Ibra! Volevo acquistare il Napoli nel 1999. Favorevole alle squadre B, bloccato da Lotito. Su Sarri e Diego..."
mercoledì 15 febbraio 2017, 16:22In primo piano
di Redazione Tutto Napoli.net

Attraverso il suo canale youtube, il Napoli ha pubblicato il video di una conversazione tra Walter Veltroni e Aurelio De Laurentiis. 

Veltroni: "In 13 anni dalla C al Bernabeu. Cosa è successo in questi anni?".
De Laurentiis: "Io non ho preso il Napoli in C, l'ho preso in un tribunale. Mi diedero un foglio in mano. Io non sapevo niente di calcio e dissi: 'e i giocatori dove sono? uffici, un centro sportivo?'. Il giudice mi guardava con area strana. Io andavo di fretta e lo presi di petto e gli dissi: 'ma lei qui fa il giudice o il passacarte? ci fu quasi un mezzo parapiglia. Poi ad un certo punto scoprì che la Federcalcio mi avrebbe dovuto dare il vero titolo e avrebbe stabilito in che serie avremmo dovuto giocare. Non avevo nulla e dovevo partire per Los Angeles dove stato finendo la post-produzione di un film complicatissimo. Mia moglie mi diceva: 'sei un pazzo scatenato', anche mio figlio Luigi mi diceva: 'papà ma che hai combinato'. Io risposi: 'non mi rompete le scatole'. Volevo il Napoli dal 1999: presentai un'offerta da 120 miliardi a Ferlaino e lui mi fece causa. Dopo cinque anni si è presentata questa occasione". 

"Walter - dice De Laurentiis a Veltroni - io devo ringraziarti, ma devo farti anche una domanda. Tu stabilisti con un decreto legge durante il governo Prodi che i club diventassero società per azioni. Era una grande possibilità per il calcio italiano, ma tutti hanno fatto orecchie da mercante. Non solo in Italia. Anche in Europa, grandi club accumulano debiti su debiti che vengono ripianati con i soldi della città. Questo a Napoli non possiamo farlo, ma in generale in Italia. Sai in che condizioni versa l'italia. Avevamo cercato di creare una legge che potesse fornire gli stadi e gli impianti sportivi a tutti quelli che facevano sport, mettendoci del proprio, da privati. Improvvisamente non si sa perchè ce l'hanno stravolta perchè pensavano che la Sensi e Lotito avrebbero dovuto creare milioni, milioni e milioni di metri quadrati a scapito chissà di chi. Così è stata stravolta questa legge. In Italia sono stravecchi, rispetto alla situazione che c'è Inghilterra e Germania. Ora ci hanno fottuto su questa legge per fare gli stadi e siamo in un grosso ritardo perchè più andiamo avanti e più lo stadio si virtualizza: attraverso tablet, telefonini si possono vedere le partite, i film in grande qualità". 

Veltroni: "Il calcio è una delle industrie principali del nostro paese, ma questo non lo si vuole riconoscere. E l'industria va trattata come un'industria: la si facilita, la si sostiene. Si potrebbero fare tante cose per potenziarlo Ma voglio farti un'altra domanda". De Laurentiis lo interrompe: "Cosa penso di Abodi alla Federcalcio? Non ne parliamo" Veltroni: "No, voglio chiederti. Oggi, il bilancio del Napoli è positivo?". De Laurentiis: "Io quando vedo che le persone che non hanno nulla, hanno un mito da seguire, un affrancamento che deriva da poter dire il lunedì 'ho vinto', un qualcosa che li faccia riscattare, questo mi fa pensare. Credo che in fondo, diversi momenti di schiavitù si sono ripetuti a dismisura. Quando vedevo che i paesi Arabi sfruttavano altre persone asiatiche, promettendogli la luna e poi quando arrivavano lì gli sequestravano il passaporto e li facevano lavorare 20 ore al giorno, io rimasi sconvolto. Quando leggevo che ci sono 250 mln di euro di fatturato per trasportare questi poveri disgraziati con i gommini in Europa, e nessuno degli stati Europei è capace di fare comunanza per interrompere questo problema, io mi sento offeso". 

Veltroni: "Perchè hai voluto prendere il Napoli?"
De Laurentiis:
"C'è un uomo geniale che io conobbi quando avevo 20 anni negli uffici di zio Dino a New York: Barry Diller che lavorava alla Paramount. Ad un certo punto questo uomo disse a Murdoch: perchè non fai un network televisivo. Hai la 20th Century Fox, se ci metti dentro uno sport, fai bingo. E così fu. E poi Murdoch ha avuto anche la proprietà di alcune società di Basball, football americano ecc.  Vedendo questa situazione di grande successo mi dissi: 'io in fondo, il cinema lo faccio. Del calcio non so nulla, nemmeno cosa sia un 4-4-2'.

Veltroni interrompe: "Tu sei un presidente che non rompe le scatole sull'assetto tattico? ". De Laurentiis: "Nono, rompo le scatole, rompo le scatole. Lascio molto fare, ma rompo anche le scatole quando vedo delle stranezze e dei favoritisimi. Per me chi è bravo gioca. Chi merita merita e chi non merita non merita". 

Poi De Laurentiis torna al suo racconto di come ha deciso di acquistare il Napoli: "Ad un certo punto decisi che avendo una famiglia di origini napoletane, dovevamo assolutamente intervenire sul Napoli. Noi avevamo cominciato con l'industria della pasta a Torre Annunziata. Tu - dice a Veltroni - nel 1996 facesti quella legge sulle spa e per questo feci quell'offerta nel 1999. Sei stato una grande leva per me". 

Veltroni: "L'allenatore con cui ti sei trovato meglio e quello con cui ti sei trovato peggio".
De Laurentiis: "Mi sono trovato bene con tutti, perchè hanno contribuito alla mia crescita professionale. Ogni allenatore ha pregi e difetti, perchè sono persone, come me, come te. Noi piacciamo nei limiti in cui non rompiamo le scatole agli altri, non rompiamo un giocattolo. Reja aveva i suoi vantaggi, così come li aveva lo stesso Mazzarri. Quest'ultimo ci ha portato a giocare partite memorabili in Champions League con giocatori relativamente costosi. Lo stesso Benitez è stato fondamentale per la nostra crescita perchè aveva una conoscenza internazionale dei giocatori, del mondo del calcio e sapeva perfettamente come muoversi in Europa. Forse conosceva meno il mercato e il calcio italiano, tant'è che aveva avuto già dei dissaporti con l'Inter. Però io non mi posso certo lamentare, perchè se Higuain non avesse sbagliato qualche rigore di troppo saremmo arrivati non quinti ma secondi o terzi. Sarri l'ho voluto fortemente"

Veltroni: "Come hai scelto Sarri? L'hai anche difeso nel primo periodo di crisi di risultati".
De Laurentiis: "A me piacevano due cose di lui. Mi dicevo: 'ma se sa mettere così bene in campo giocatori che sono validi, ma non così spendenti, con giocatori come Higuain, Mertens, Insigne, Reina ecc., farà benissimo. E infatti così è stato'. Poi mi faceva impazzire il fatto che lui fosse un comunista convinto. Mi piaceva il fatto che fosse un grande lettore. Mi piaceva anche che in banca giocava sui cambi e anche in quel lavoro avesse creato un concetto di grande responsabilità. Poi mi era piaciuto questa cosa che portasse la tuta. Ma che mettono a fare la giacca se per loro è scomoda? Io invece dico 'bravo Sarri perchè io posso chiedere più soldi ad acqua lete, a tutti gli sponsor che rappresento perchè il quel modo faccio una pubblicità senza fine, attraverso l'uomo immagine Sarri". 

Veltroni: C'è in giocatore che ti piacerebbe avere delle altre squadre?
De Laurentiis: "Non sono un uomo che invidia, ma mi piacerebbe avere quel grande gigante che adesso sta al Manchester United. Lo conobbi ad una cena a Los Angeles ed è di una simpatia unica. Quando è in campo sembra sempre incavolato, ma invece ha una famiglia meravigliosa ed è un uomo anche estremamente piacevole nella conversazione". Poi a Veltroni, ridendo: "Hai capito chi è?". L'ex Sindaco di Roma sicuro: "Ibra! Pensavi che pensassi a Pogba..."

Veltroni: Il problema principale del calcio italiano è...?
De Laurentiis: "E' che vive un comunismo senza precedenti. Si vuole accontentare tutti, ma non si accontenta nessuno. Bisognerebbe fare una nuova legge sugli stati perchè la vecchia l'hanno distrutta per colpa del nuovo sindaco di Firenze per fare un torto alla Sensi e a Lotito. Poi bisognerebbe creare le condizioni di sicurezza negli stadi. Infine bisognerebbe creare il vero campionato europeo, con le cinque nazioni più importanti: Spagna, Francia, Germania, Inghilterra e Italia. Si potrebbe stabilire che le prime sei di ogni campionato ogni anno si mettono insieme per fare 30 partite di andata e ritorno. Bisognerebbe ridurre il numero di partite dei campionati nazionali. Una volta eravamo 16 squadre, ora siamo arrivati a 20 squadre. Il signor Lotito, che ha interessi in serie B e in serie C, sta pompando a dismisura affinchè si possa dare un paracadute di 65 milioni per le squadre che retrocedono. Io mi auguro che Lotti (Luca Lotti, il nuovo ministro dello sport, ndr) faccia un tabula rasa. Lui delle volte mi dice: 'io non posso fare questo'. Ma caro Luca se non fai questo, non accade quest'altro. Alla fine facendo delle piccolissime cose, resteranno pochissime cose in un oceano di cose non fatte". 

Veltroni: Quanto ti dispiace che nel Napoli ci sia un solo italiano tra i titolari?.
De Laurentiis: "Non mi dispiace affatto. Io sarei per mettere gli italiani in serie B e serie C, dove far crescere i nuovi eroi, e metteri un gap di un massimo di 25 anni. Lascerei, invece, la serie A di fare qualunque tipo di acquisto, anche extracomunitario. La cosa incredibile è: Tavecchio, o il nuovo presidente della Federcalcio, come possono ammettere l'iscrizione di squadre che hanno i bilanci dissestati". 

Veltroni: "Sei favorevole alle seconde squadre?"
De Laurentiis: "Sì! Io e Agnelli eravamo assolutamente favorevoli alle seconde squadre, siamo stati segati da Lotito. Ma tu mi dirai: 'come fa Lotito ad essere così potente?' Perchè controlla quei 14 club minori. La legge dovrebbe imporre che lo votazioni si fanno in base ai tifosi. Perchè si fa la serie A? Senza le prime sei squadre, cosa venderesti? Di questo bisogna tener conto! Il gioco delle tre carte è irrispettoso nei confronti dei tifosi. Non ci rafforzeremo mai per essere competitivi in Europa". 

Veltroni: "Io, come sai, non entro nelle vicende della Lega". De Laurentiis: "Io ti avrei voluto come presidente della Lega, perchè avremmo avuto bisogno di un presidente politico, non un presidente imprenditore".

Veltroni: "E' molto bello vedere tanti tifosi del Napoli qui a Madrid". De Laurentiis: "Sembra che siano 10mila. Noi abbiamo venduto 4900 biglietti, ma chissà che hanno combinato per accaparrarsi un posto". 

Veltroni: "Maradona avrà un futuro nel Napoli?".
De Laurentiis: "Io me lo auguro. Ci siamo incontrati, ci siamo divertiti ad ipotizzare cosa lui potesse fare. Gli ho detto: 'tu sei uno straordinario ambasciatore del partenopeismo e del Napoli nel mondo. Poichè io sto sviluppando il Napoli in Cina, il Napoli in Asia, il Napoli in Australia, il Napoli degli USA, bisogna che tu faccia l'ambasciatore. Dimmi tu cosa vuoi fare. Stiamo cercando di verificare con lui se è possibile creare varie accademy nel Mondo".