Cagliari: presidente, squadra e tifosi da... Serie B

Quanto successo a Cagliari è qualcosa che non vogliamo vedere in una partita di calcio, e questa volta gli ultrà non c'entrano niente. Tutto Napoli per rispetto dei suoi lettori non può non evidenziare quanto successo.
29.01.2008 15:51 di La Redazione   vedi letture
Fonte: di Antonio Gaito e Vincenzo Balzano
Cagliari: presidente, squadra e tifosi da... Serie B

Nel calcio, come nella vita di ogni giorno, ci sono perdenti che riescono a dimostrarsi tali anche nella vittoria. Quanto successo a Cagliari è qualcosa che non possiamo accettare per una partita di calcio, e questa volta gli ultrà o quantomeno i gruppi organizzati delle Curve non c'entrano niente.

A capo dei perdenti c'è, senza dubbio, il presidente Cellino. Il cognome che termina con un diminutivo forse dirà già tutto ma Tutto Napoli per rispetto dei suoi lettori non può fare a meno di non sottolineare quanto successo. Ci sta l'euforia o la tensione per una vittoria (impensabile alla vigilia) in rimonta quando ormai la gara era persa, ma il patron del Cagliari si è lasciato andare tra i festeggiamenti ad una espressione davvero ingiuriosa ("napoletani, bastardi napoletani...") ripresa dalle telecamere di Sky e Mediaset. Ovviamente le sanzioni arrivano solo per petardi e bottigliette di acqua o, nel caso del Napoli, di yogurt, per non parlare di striscioni "offensivi". Atti che fanno chiudere uno stadio o sospendere una partita. Sì, la Lega Calcio, proprio quella di cui Massimo Cellino è vice-presidente per la serie A. Sono di oggi infine alcune dichiarazioni del Presidente cagliaritano, che ntervenendo a Gr Parlamento ha detto: "Sono stufo di questo calcio, salvo il Cagliari ma a fine stagione me ne vado". Lo faccia davvero Cellino, il mondo del calcio, già martoriato da continue vicende che stanno allontanando sempre più i veri appassionati, non ha bisogno della maleducazione dei suoi dirigenti, di coloro che dovrebbero dare esempio di irreprensibilità culturale e che invece non perdono occasione per dimostrare che questo gioco è minato alle fondamenta.

Lo scandalo continua tra le gradinate, i perdenti sono anche lì. La vergogna è che i gruppi organizzati, gli ultrà cagliaritani così temuti (anche in considerazione dell'emergenza rifiuti) non c'entrano proprio nulla. L'aggressione ai giornalisti partenopei (come dimostra il video di Canale 9 con Carlo Alvino e Samuele Ciambriello e che potete vedere come al solito sulla nostra web-tv all'indirizzo www.tuttonapoli.tv, grazie alle immagini proprio dell'emittente napoletana) che dovevano fare il loro lavoro arriva da tifosi normalissimi di tribuna. Proprio come a Verona: ragazzi, persone un pò più avanti con l'età o addirittura donne inveiscono e minacciano senza alcuna motivazione invece di gioire per la loro vittoria.

Per il momento, anche la squadra sarda è perdente. Ultimo posto, a quattro lunghezza dalla terz'ultima anche se poi sarà il campionato a dare il verdetto definitivo. Certo, solo il verdetto del campo, quello sportivo; quello della civiltà l'hanno già perso.

Napoli non nega mai l'onore della vittoria agli avversari, ma qualcuno riesce a perdere anche quando si ritrova a vincere.