A San Siro gara verità per dimostrare che la crisi è definitivamente alle spalle

Dario Sarnataro, giornalista di Radio Marte e firma del quotidiano Il Mattino. Autore del libro "1001 storie e curiosità sul grande Napoli che dovresti conoscere”.
19.10.2014 08:20 di  Dario Sarnataro   vedi letture
A San Siro gara verità per dimostrare che la crisi è definitivamente alle spalle

Può una gara fissata alla settima giornata essere già una partita verità? Sì, soprattutto se le due contendenti si chiamano Inter e Napoli, ovvero due squadre che hanno avuto sin qui un rendimento altalenante e opposto: bene all'inizio la prima, ora invece è la seconda che sembra in forma. E' una gara verità perché, dopo la doppia sfida con l'Athletic Bilbao, è la prima vera partita per gli azzurri, considerando il valore degli avversari. Inter-Napoli è la sfida tra Mazzarri e Benitez ma non solo. E' il duello tra le principali candidate al terzo posto e il tenzone tra due squadre che si incrociano in in'ideale tunnel, quello della crisi, ma con sensi di marcia opposti. Il Napoli vede la luce, l'Inter invece si è appena infilato nel buio. Una gara però può cambiare di nuovo il senso di marcia e il Napoli di Benitez affida a questa partita il verdetto: la crisi è superata o le vittorie con Sassuolo, Slovan Bratislava e Torino sono state solo medicine fallaci? Dunque un incrocio, tra due allenatori che hanno lasciato ricordi controversi a Milano e a Napoli. Tuttavia, come ho già avuto modo di analizzare per il quindicinale "Napoli, una squadra, una città e la sua storia", la partita di domenica sera, invece, è più indecifrabile che mai. Non solo perchè c'è da capire quanto è profonda la crisi dell'Inter ma anche, in chiave Napoli, se è superato del tutto lo choc dell'esclusione dalla Champions. L'esame San Siro, oggettivamente, è il primo di un certo “peso” per la squadra di Rafa. E' una gara indecifrabile anche perchè condizionata dal ritorno in ritardo dei tanti nazionali, dalle assenze (in tal senso è curioso ma reale sottolineare quanto sia grave per gli azzurri quella di Gargano), dalle condizioni precarie di Kovacic e Inler, dai voli transoceanici di tanti calciatori.

Il Napoli arriva alla sfida del “Meazza” forte di tre vittorie consecutive, di un equilibrio difensivo apparentemente ritrovato (1 solo gol subito nelle ultime tre dopo averne subiti 11 nelle precedenti 7) e con Hamsik, Higuain e Mertens quantomeno rinfrancati dai gol segnati con le rispettive Nazionali. L'Inter, invece, sembrava aver trovato la quadratura nelle prime gare (simbolico il 7-0 al Sassuolo) prima di crollare con Cagliari e Fiorentina, subendo 7 gol a fronte dell'unica rete incassata nelle prime quattro giornate di campionato. Un'inversione di tendenza che ha messo sulla graticola Mazzarri, che certamente caricherà a “pallettoni” i suoi contro il Napoli, per cercare riscatto, vendetta (sportiva) contro il passato e per superare una diretta concorrente. Gli azzurri dovranno metterla sullo stesso piano dal punto di vista delle determinazione, potendo contare su una serenità d'animo maggiore e su un impianto più collaudato. La chiave sarà quella di non esporsi ai contropiede nerazzurri ed anzi infilarsi negli spazi che l'Inter potrebbe concedere sulla spinta della necessità di vincere. In ogni caso per il Napoli è la gara verità e l'inizio di un tour de force nel quale ci saranno altre sfide come quelle di San Siro. Il resto lo dovrà fare Higuain, a digiuno in campionato da aprile, nella gara con la Lazio. Troppo per un campione come lui.