Al Tardini il poster della stagione: la trappola dei "napoletani" e la rabbia che gioverà a Kiev. Così il Napoli va verso il suo destino

11.05.2015 11:17 di Silver Mele Twitter:    vedi letture
Al Tardini il poster della stagione: la trappola dei "napoletani" e la rabbia che gioverà a Kiev. Così il Napoli va verso il suo destino

Ad immagine e somiglianza della sua controversa stagione. Il Napoli impiega un tempo per prendere coscienza che il Parma non è quello arrendevole travolto da Lazio e Cagliari. Dimenticando che i napoletani da avversari sono sempre animati da motivazioni speciali (sulle quali ormai non val la pena di discutere ma solo di rispondere con carattere sul campo), che l'illusione di un pomeriggio agevole non avrebbe dovuto neppure sfiorare la mente, nella più ghiotta delle occasioni per riavvicinare la Champions. E' così che la prova del Tardini, mal battezzata come la prima uscita di Andujar che fa esultare Palladino, si è trasformata in corso d'opera nel ricorrente assedio sfortunato, con la marea di palle gol sventate nella ripresa da Mirante. Uno di quei portieri, bravissimo va detto, che per il Napoli equivale ormai ad uno spauracchio. In mezzo il gol di Jorquera, che non festeggiava da tre anni, la foga poco lucida dell'avanguardia azzurra dopo il gol di Gabbiadini e la frustrazione finale. Le due facce del Napoli, viste e riviste troppe volte, quasi quanto l'incapacità di sfruttare i momenti propizi. C'è sempre bisogno di qualcosa, uno stimolo o il colpo subito, a rianimare testa e gambe dei ragazzi che Benitez ha provato fin dall'inizio a responsabilizzare: giocano tutti ma non basta.

I limiti sono nei quattro punti raccolti nelle ultime sette trasferte, inaccettabili come il fastidio di dover perdere la Champions in una corsa mai tanto rallentata: con Roma e Lazio che ce la mettono tutta a tenerla aperta. Parma entra di diritto tra le prime tappe del rammarico stagionale ma c'è poco tempo per rimuginare sul Napoli, che è questo. Pertanto ben capace di riaccendersi a Kiev nella partita che deciderà tutto o quasi: il bilancio del biennio ma anche quello economico del club. Con ciò che ne consegue in termini di idee e investimenti. Va verso il suo destino il Napoli, carico di rabbia ed è forse un bene: gli ucraini hanno pronto il secondo atto della loro guerra, senza esclusione di colpi perchè è naturale che ognuno provi a far fruttare le proprie armi...