Il rischio alto dell'assuefazione e la reazione dei campioni che non può più tardare. Che scempio l'assalto al veleno...

Silver Mele, giornalista di Canale 8, corrispondente di Sportitalia e inviato di Radio Marte.
24.10.2014 15:40 di Silver Mele Twitter:    vedi letture
Il rischio alto dell'assuefazione e la reazione dei campioni che non può più tardare. Che scempio l'assalto al veleno...

La quarta sconfitta stagionale, la prima in Europa League, ricaccia il Napoli dietro la lavagna. Non è ancora a rischio la qualificazione alla fase successiva ma la prestazione di Berna lascia interdetti. C'era l'obbligo di fare e dare molto di più: per rispetto a se stessi o solo per ripagare la passione di quella gente che ha dato voce ad un ampio settore dello Stade de Suisse. Aspettando la giocata, augurandosi che dopo il torpore iniziale l'azzurro facesse valere la superiorità dei valori: almeno quelli che recitava la carta. Si perchè, finanche con otto nomi diversi rispetto alla formazione di San Siro, il Napoli due avrebbe quanto meno dovuto provarci: per non rendere extraterrestri sotto il cielo svizzero i vari Hoareau, Sanogo e Bertone. Sarebbe servito a giustificare la "voglia" o la "cazzimma" che poche ore prima era stata innalzata a bandiera. E che solo Inler, in segno di coerenza, ha tenuto appiccicata alla maglia per l'intera gara. Il resto fa parte di una sensazione sgradevole già provata a Bilbao, ma anche in tempi più recenti a Udine. Zero intensità, concentrazione che non si sa cosa sia, cattiveria da scoprire magari in pellegrinaggio a "tana delle tigri". L'impressione diffusa è che in questo Napoli non ci siano nervi scoperti, che tutto o quasi scivoli addosso come se facesse parte della normalità. Il rischio di assuefarsi a queste partitacce è la prima trappola da evitare ad ogni costo. Attraverso l'autocritica e la censura dei troppi errori che ci si mettono a complicare le cose, in ogni occasione vera degli avversari.

L'altro compito fondamentale spetta ai campioni, quelli che in gruppo ci sono. Callejon è l'immagine più bella, di chi vuole giocarsela senza paura, sempre. Hamsik ed Higuain le figurine alle quali si votano i tifosi nell'attesa di una reazione di personalità. Che a questo punto non potrà più tardare. Le chiacchiere, tante e di ogni genere, hanno reso velenoso l'ambiente ma non devono nascondere o fornire alibi a chi alla fine va in campo. Saranno loro a decidere quando potremo rivedere il vero Napoli. Di osceno, più ancora della prestazione dello Stade de Suisse, resta l'immagine fornita nell'assalto al pullman: violenza e frustrazione ingiustificabili che sono poi amara conferma di quanto sia difficile fare le cose a Napoli. Anche la gente è chiamata oggi a prendere una posizione: al fianco della squadra sarebbe auspicabile se il vero obbiettivo rimane quello di onorare la stagione.