Il saluto a Rafa, maestro di stile, e l'auspicio per il nuovo corso: alla squadra intanto spetta l'ultima parola...

29.05.2015 16:35 di  Silver Mele  Twitter:    vedi letture
Il saluto a Rafa, maestro di stile, e l'auspicio per il nuovo corso: alla squadra intanto spetta l'ultima parola...

Novanta minuti per provare a far sparire il senso di amarezza maturato durante una stagione indecifrabile. Il Napoli saluta Benitez e con lui l'aspirazione ad un marchio internazionale centrato la scorsa stagione con le esaltanti serate di Champions, visto svanire solo al penultimo atto dell'Europa League per mano del Dnipro. Rafa lascia dietro di se un percorso coerente, intrapreso con il coraggio delle idee e con la voglia di provarci, in barba al fatturato azzurro che non è notoriamente quello della Juventus. La prima stagione è stata divertente, ricca dell'entusiasmo arrivato con gli ex madridisti e con la personalità di Pepe Reina. La vittoria in coppa Italia, nella nefasta serata romana in cui Ciro perse la vita, sembrava poter dare inizio ad un ciclo di successi. D'altronde dal mercato estivo sarebbero dovuti arrivare i puntelli per difesa e centrocampo, con il preliminare di Champions  da superare a piè pari. Invece Bilbao ha segnato l'annata, costringendo il Napoli incompleto a dibattersi tra i fantasmi di Mascherano e Gonalons, a far fronte agli sbalzi d'umore e di prestazione dei suoi uomini simbolo. Un percorso incerto, stancante anche per chi, fino alla fine, ha cercato spiegazioni per le due facce tanto diverse. Eppure Rafa ha continuato con perseveranza assoluta sulle idee tattiche, sostenendo che con maggiore precisione in zona gol, per una squadra che costruisce come poche altre, nessun risultato sarebbe stato precluso.

5o reti al passivo in serie A non le avrebbe tollerate neppure il Grande Torino di Valentino Mazzola che era solito vincere con ampio scarto. Nella fase difensiva, per nulla aiutata dalla qualità dei singoli, il Napoli di Benitez si è incartato, con amnesie colossali, al punto di vanificare troppo spesso quanto di buono fatto in avanti. L'equilibrio del nuovo corso dovrà accomunare società e settore tecnico: che vadano all'unisono, dribblando proclami eccessivi e identiche aspettative. Rafa intanto rimarrà nella storia del Napoli per la maniera netta in cui è riuscito a spaccare appassionati e tifosi, oltre ai due trofei che restano eccome. C'è ora da battere la Lazio, per ripartire dalla Champions, dimensione ereditata dallo spagnolo nel giorno del suo arrivo trionfale...