Juve-Napoli continua, come da copione o più semplicemente come vuole la storia: ecco le facce del duello...

21.03.2016 20:10 di Silver Mele Twitter:    vedi letture
Juve-Napoli continua, come da copione o più semplicemente come vuole la storia: ecco le facce del duello...

Non era facile rimettersi in scia eppure al Napoli è riuscita l’impresa che è quella del cuore, di chi fino alla fine e contro poteri che prescindono dal terreno di gioco intende infastidire chi è solito vincere per obbligo del blasone. Il pomeriggio torinese e la sciagurata mano di Rizzoli sul derby avevano immalinconito il San Paolo, riaffermando il concetto che competere per lo scudetto con queste regole del gioco è troppo difficile anche per chi annovera in rosa un mostro come Higuain. Nessuna chance per il Toro modesto di poterla almeno mettere in discussione la partita: tra gol annullati e cartellini tenuti saldamente nel taschino il miglior arbitro italiano ha restituito pace alla Juve dopo i torti subiti in Europa. “Sarebbe finita 10 a 2”, commenta amaro Ventura, ma in condizioni simili davvero è lotta impari. Il Napoli intanto sbarca a Fuorigrotta per fare i conti col Grifone e sente attaccarsi addosso, appiccicosa quella sensazione che è del popolo stesso: la domenica del possibile avvicinamento è già quella della risposta da non mancare per ristabilire quanto meno le distanze dalla Juve. La parte realista del tifo invece andava sussurrando di concentrarsi sul campionato degli umani, dal finale questo non scritto, ovvero sull’opportunità di ricacciare la Roma a sette punti. Approccio molle, gol a freddo di Rincon e nuova cima da scalare contro un avversario determinato a non concedere nulla. Sullo sfondo, o meglio sugli spalti diffuso il timore di rivivere l’incubo Perugia della stagione 1980-81 (un autogol al primo minuto di Ferrario fece svanire il sogno tricolore), quella dello scudetto juventino con l’etichetta del povero Turone.

Il Napoli però è vivo, riordina le idee a metà gara per esplodere nella ripresa senza opportunità di scampo per Perin e soci. Higuain è in copertina, devastante come il sigillo del sorpasso a dieci minuti dal termine. Ottava doppietta stagionale che vale i 31 gol e la media impressionante in campionato di una rete ogni 88 minuti. Poi l’abbraccio fortissimo con uno stadio “ripulito” dall’amarezza per i fatti di Torino, ostinato a non mollare perché crederci fino in fondo a questo punto è un dovere. L’immagine del duello è servita: l’urlo del Pipita dopo il capolavoro del sorpasso al Grifone per rispondere alla prepotenza della testata impunita di Bonucci al pavido Rizzoli. Juve-Napoli continua, come da copione o semplicemente come vuole la storia…