La forza dirompente che alimenta il sogno della rivoluzione: così la favola azzurra tiene in scacco perfino i fatturati insuperabili

02.02.2016 14:50 di  Silver Mele  Twitter:    vedi letture
La forza dirompente che alimenta il sogno della rivoluzione: così la favola azzurra tiene in scacco perfino i fatturati insuperabili

Impressionante e bellissimo. Eccolo il Napoli che fa tutt’uno con lo stadio delle meraviglie, che si esalta cantando a suon di prodezze, fino a surclassare in rimonta la rivelazione Empoli che non perdeva in trasferta da ottobre. C’è tutto lo spettacolo dell’azzurro partenopeo nella 22esima vittoria delle ultime 27 uscite di un campionato destinato alla storia del club. Qualche ora prima la Juventus era stata accolta tra baci e carezze da quelli del Chievo e, maramaldeggiando, aveva momentaneamente preso possesso della A. A Fuorigrotta, malgrado l’assalto dell’avvio tumultuoso, Paredes aveva perfino trovato la giocata fortunosa per portare i suoi in vantaggio. Nessuna paura, nessuna frenesia malgrado i segnali sfavorevoli: il Napoli di oggi, del migliore e collaudato assetto, è macchina di una perfezione vista poche altre volte in passato.

L’Empoli che è nota come squadra corta, veloce, tignosa ha fatto la parte dello sparring travolto dalla foga del campione. Concentrazione massima e condizione invidiabile della gamba hanno esaltato il talento dei singoli, sospinti al gol dall’onda crescente del San Paolo che ricaccia il minaccioso e inarrestabile ritorno della Juventus. Che ha blasone, fatturato, rosa indubbiamente maggiori rispetto al Napoli ma non certo l’armoniosità di un calcio che incorona oggi Sarri maestro eccelso e i suoi ragazzi paladini di una città che non vive d’altro se non del sogno di correre per lo scudetto. C’è la Lazio all’orizzonte, da affrontare senza gli squalificati Allan e Hysaj; altra tappa che avvicinerà allo scontro frontale del 13 febbraio. Grassi e Regini hanno completato l’organico, Sarri prende atto dell’operato di una società cui, fino a prova contraria, va data fiducia. Le bocciature anticipate della scorsa estate hanno fatto scuola e il fischiettante De Laurentiis conferma che il suo Napoli non prenderà mai parte ad aste, per di più nel mese di gennaio. Incrocia le dita il tifoso e spera che questo prodigio calcistico possa andare ben oltre le fatiche per gli impegni che a breve diverranno asfissianti. L’esito finale lo si conoscerà solo a maggio, eppure la gratificazione di aver costretto ad inseguire, a distanza siderale, corazzate dai fatturati insuperabili è gioia pura per chi ancora crede ai miracoli dell’organizzazione e del lavoro.