Napoli in crescita sebbene i limiti storici incidano ancora così tanto. Cali di tensione? C'è un'unica strada da seguire...

Silver Mele, giornalista di Canale 8, corrispondente di Sportitalia e inviato di Radio Marte.
20.10.2014 16:20 di Silver Mele Twitter:    vedi letture
Napoli in crescita sebbene i limiti storici incidano ancora così tanto. Cali di tensione? C'è un'unica strada da seguire...

Una vittoria alla Scala del calcio avrebbe fugato ogni dubbio sulla degenza del Napoli, facendola ritenere ad unanimità o quasi terminata. Pertanto riducendo la marea di interpretazioni e giudizi ondivaghi nell'immediato post partita. In sostanza ci può stare eccome un pareggio in casa dell'Inter, avversario tignoso e con l'acqua alla gola. Agli azzurri è tuttavia mancato l'istinto del killer e l'attenzione che fa la differenza tra le squadre normali e quelle che ambiscono a recitare da grandi. Nel calderone dell'analisi finisce un primo tempo da spettatori, a ritmo blando, da passeggio. Se l'Inter non ne approfitta è per una questione di centimetri. Ha inseguito invano Benitez un centrocampista di grande qualità che potesse inventare la giocata e far cambiare passo ai suoi: il limite della scorsa stagione si ripresenta oggi puntualmente in mezzo al campo. Così come accade che in difesa la bassa tensione finisca troppo presto per annullare le meritate esultanze ai gol del funambolico Callejon. Retaggio di un passato di cui si conoscevano bene le falle e che dovrebbe ispirare per il prossimo futuro maggiore sensibilità ad una programmazione vincente. Messi da parte i soliti discorsi resta a confortare il tenore di una prestazione positiva. Scrollatosi di dosso l'impatto solito con San Siro il Napoli è stato anche padrone del campo nella ripresa, facendo valere la pericolosità di un attacco che in Italia ha pochi eguali. Le note liete conducono a Koulibaly, perentorio e ordinato, alla graduale crescita di David Lopez, alla conferma che Calleti è il bomber, in attesa che Higuain smorzi il nervosismo che ne condiziona il rendimento. La dedizione di Insigne testimonia quanto spirito di sacrificio ci sia da parte di un gruppo che vuole crescere e chiudere definitivamente all'infausto ricordo di Bilbao. La strada che indica Rafa è l'unica da percorrere e porta al lavoro quotidiano: solo così sarà possibile limare i difetti e giocarsela con tutti, senza inutili proclami. In Italia non è utopia: basti pensare a cosa si raccontava dell'Inter fino a qualche settimana fa. Intanto la continuità passa anche dall'Europa meno nobile. Lo Young Boys potrebbe consegnare in netto anticipo la ratifica del passaggio del turno e aumentare l'autostima. D'altronde ogni occasione è propizia per provare a crescere, eliminando i devastanti cali di tensione.