Napoli 'ingabbiato' dal Fair Play Finanziario che nessuno rispetta: Inter e Roma lo raggirano con i riscatti

02.09.2015 23:30 di Massimo Sparnelli   vedi letture
Napoli 'ingabbiato' dal Fair Play Finanziario che nessuno rispetta: Inter e Roma lo raggirano con i riscatti

Una politica societaria che ha prodotto risultati, tra bilancio in ordine e trofei, piazzamenti. Un processo virtuoso decennale, ora però superato dai tempi. Aurelio De Laurentiis, è arrivato il momento di andare oltre. Rivedere le strategie. Non andare oltre quello che consente la cassa azzurra, nessuno vuol rivivere lo spettro della caduta, del ridimensionamento, tra retrocessioni e calciatori in prestito, esuberi di altre squadre. Ma c'è un dato di fatto. Alcuni grandi club italiani stanno aggirando il fair play finanziario, che il presidente del Napoli ha sempre richiamato all'attenzione, in periodo di calciomercato. E che finora, nonostante i continui moniti di Michel Platini, capo dell'Uefa, che lo ha voluto fortemente, è stata una montagna che ha partorito un topolino. In attesa delle sanzioni vere, dal 2017, che dovrebbero portare penalizzazioni e mercati impossibili a chi sgarra con il saldo tra entrate e uscite. Roma e Inter sono già state punite ma hanno fatto una campagna acquisti da mille e una notte con la nuova formula, dopo la fine delle comproprietà: prestiti onerosi, con diritti oppure obblighi di riscatto diluiti negli anni.

Nulla di illegale, anzi. Thohir ha portato una schiera di ottimi calciatori a Mancini con questa formula. Un modo per portare a casa grandi calciatori, ammortizzare i costi, puntando sulla qualificazione alla Champions League per sostenere gli impegni economici. Un rischio. Se non si va in Europa, vanno venduti i migliori per non ingolfare i bilanci. Il Napoli non conosce questa politica, continua ad acquistare calciatori a titolo definitivo, li paga anche bene (Allan dall'Udinese, ultimo esempio) ma rischia di vedersi scavalcata da troppe squadre nella corsa alla Champions, se non cambia registro. Per fare il salto di qualità serve un nuovo approccio per arrivare ai top player, anche considerando il fattore rischio. Così come, per portare al San Paolo i calciatori che fanno la differenza sarà necessario rivedere la strategia sugli ingaggi, specie dei difensori. I più forti costano, tanto, anche alla voce stipendi.