Oltre l'autocritica e senza minimizzare: i motivi per cui il blitz di Kiev vale oro. Sarri, 20 anni dalla terra battuta alla Champions

Vent’anni tondi tondi per arrivare a vivere le emozioni della Champions, partendo dalla terra battuta della seconda categoria toscana.
15.09.2016 14:50 di  Silver Mele  Twitter:    vedi letture
Oltre l'autocritica e senza minimizzare: i motivi per cui il blitz di Kiev vale oro. Sarri, 20 anni dalla terra battuta alla Champions

Vent’anni tondi tondi per arrivare a vivere le emozioni della Champions, partendo dalla terra battuta della seconda categoria toscana. Maurizio Sarri è l’artefice principale di un fenomeno che si chiama Napoli. Non c’è più Higuain ma il bottino di reti ci racconta di ben 11 centri nelle prime quattro uscite in stagione con 5 doppiette oltre al gol di Hamsik al Barbera. Sarri non si nasconde perché il Napoli di Kiev non è stato bello e autoritario come invece lui avrebbe voluto. Troppa fatica nella gestione di un avversario con buona gamba e piglio agonistico, un finale morbido nel quale, malgrado il palo clamoroso di Mertens, si è rischiata la beffa della rimonta. Eppure il successo in terra ucraina non va minimizzato per una serie di buoni motivi: c’era innanzitutto la tensione di vivere un palcoscenico inedito per tanti dei calciatori in rosa. Quindi la difficoltà di trovarsi sotto di un gol con la Dinamo in fiducia e in pressione avanzata.

La doppietta di Milik, con il quale finalmente il Napoli ha trovato una punta mobile ma anche forte di testa, ha sancito l’inversione di rotta in un match complicato che gli azzurri hanno saputo vincere “sporcando”, con quel mestiere che in altre occasioni era mancato. Peraltro nella sera in cui Hamsik, Allan, lo stesso Hysaj si sono tenuti lontani dalle migliori prestazioni. Tante importanti indicazioni da far coincidere con il pareggio in extremis tra Benfica e Besiktas, nell’equilibrio spiccato di un girone ampiamente alla portata. Insomma, va bene aspirare alla perfezione ed è beneaugurante l’autocritica nello spogliatoio ma vittorie come quelle di Kiev vanno valorizzate il più possibile: sarebbe preoccupante raccogliere punti solo nelle circostanze in cui si gira al massimo. Specie poi in un calendario fittissimo di impegni che impone stress, fatica e nell’immediato il Bologna sabato sera al San Paolo.