Parma ultima "trappola" per la coerenza dell'analisi. Con il terzo posto nessuna ambigua sopravvalutazione per il futuro. Il salto di qualità? Solo con la testa si evitano gli inganni dello specchio...

07.04.2014 15:00 di  Silver Mele  Twitter:    vedi letture
Parma ultima "trappola" per la coerenza dell'analisi. Con il terzo posto nessuna ambigua sopravvalutazione per il futuro. Il salto di qualità? Solo con la testa si evitano gli inganni dello specchio...
© foto di Prospero Scolpini

E' quasi come se questa squadra ci mettesse alla prova, tentando la coerenza dell'analisi di ognuno di noi. Grande, incontenibile, addirittura devastante contro la Juve, incomprensibile elogio della sciatteria per almeno 60 minuti al Tardini. Fino ai tempi delle corse europee poteva perfino starci il dubbio che la squadra accusasse il carico fisico e soprattutto quello mentale. Ciò che invece oggi va ricacciato alla luce di una considerazione perfino statistica: non c'è tensione nelle partite di Parma, Bologna, Bergamo, Livorno. I minuti scorrono via senza che la squadra senta la partita o desideri davvero di aggredirla: la furia è tutta degli avversari e le notti delle grandi imprese si ripresentano come assurdi rompicapo per il tifoso che non si da pace. Il distacco abissale da Juve e Roma trova così di nuovo la sua conferma, quella messa in discussione per pochi attimi dalle vittorie superbe negli scontri diretti. La sostanza e la qualità del nuovo corso Benitez non possono esser messe in discussione perchè i manifesti delle vittorie più belle ne hanno caratterizzato l'aspetto come poche altre volte è accaduto nella storia del club. Arrivare tuttavia a giocarsela fino in fondo per il titolo vuol dire riuscire a cambiare registro, quindi dovrà bastare l'apprendistato del primo anno. Deve avere fame questo Napoli, smetterla di accontentarsi delle belle prestazioni, dimenticare lo specchio: causa principale dell'illusione che si possa vincere anche giocando di fioretto. Il risveglio è stato finora sempre tardivo e brutale, proprio come a Parma.

Ben vengano la delusione e la rabbia di Benitez, trasferite ai suoi con le sostituzioni più inattese: se è lecito, doveroso attendersi di più dagli uomini simbolo del gruppo lo è altrettanto decidere di puntare su chi, come Zapata, ha voglia di vincere e dimostrare ancora qualcosa. Che sia un segnale da non sottovalutare. Il salto di qualità per il Napoli ambizioso è nella testa, quella che per alcuni proprio non può cambiare. Per questo saranno decisive le indicazioni che Rafa trasferirà a Bigon in vista del prossimo mercato. Migliorare, a questo punto, vuol dire scegliere le eccellenze per cancellare le titubanze. Accettiamo dunque il terzo posto con spirito sereno, quello che riflette fedelmente la dimensione attuale della squadra e che soprattutto eviterà spiacevoli ed ambigui errori di sopravvalutazione...