Rafa Benitez l'italiano. ADL ha un sogno per il mercato di gennaio

11.11.2014 22:20 di  Massimo Sparnelli   vedi letture
Rafa Benitez l'italiano. ADL ha un sogno per il mercato di gennaio

Chiamatelo Rafa l'italiano. Che fa punti, tanti punti. Mostrando finalmente di aver capito la lezione del primo anno e mezzo di scuola italiana. Sul valore di Rafa Benitez, c'erano pochi dubbi. Parlano i trofei, la qualità del gioco azzurro. E i risultati della scorsa stagione non erano arrivati per caso. Ma il tecnico spagnolo e il Napoli sono usciti assieme da una buca molto profonda. Con gioco, gol, condizione atletica cresciuta, un rinnovato spirito che ha animato tutti i calciatori. E con un pizzico di nuovo Benitez. Che contro Roma e Fiorentina, in vantaggio e dopo aver condotto la gara, ha pensato bene di rafforzare difesa e centrocampo, per portare a casa il risultato. Un Rafa italiano, non italianista, attenzione. Ma che ha dimostrato che parte delle critiche fossero giuste, che il Napoli (una partita per tutte, il 2-2 contro l'Inter a San Siro), non poteva continuare a prendere sempre gli stessi gol, a peccare di superbia, quasi come se difendersi fosse un insulto.

Jorginho per Hamsik contro i giallorossi, Henrique per Higuain al Franchi, l'ultimo pezzo al posto giusto nel puzzle, sei punti in classifica. Ma non solo: squadra più compatta, difensori meno leziosi, più grinta e cattiveria. Avanti così, Rafa. Che dovrà fare a meno per mesi di Lorenzo Insigne. La fotografia del Napoli che ha sofferto, poi è cresciuto, fino a dominare le partite. Il ragazzo di Frattamaggiore merita solo applausi e un augurio di tornare meglio di prima. Era in piena maturazione, Insigne, l'uomo in più del Napoli, finalmente deciso e decisivo. Il suo infortunio obbliga la società a scrutare il mercato. Con Aurelio De Laurentiis che pare abbia tirato tirato fuori un vecchio asso dal cassetto: il ritorno del Pocho Lavezzi. Sulla fascia al posto di Insigne, potenza e tecnica e la faccia tosta che serve per vincere. La sentenza arriverà dalla finestra di gennaio, per un pizzico di Napoli che torna indietro, per richiamare al lavoro la nostalgia per un altro grande Napoli, quello di Walter Mazzarri, che pure faceva sognare