Riecco il Napoli, due mesi dopo: quanto costa dar fiducia a questo gruppo? Le coincidenze che possono far cambiare il vento e la solita parola chiave...

Silver Mele, giornalista di Canale 8, corrispondente di Sportitalia e inviato di Radio Marte, ogni lunedì scrive per Tuttonapoli.net
13.04.2015 15:00 di  Silver Mele  Twitter:    vedi letture
Riecco il Napoli, due mesi dopo: quanto costa dar fiducia a questo gruppo? Le coincidenze che possono far cambiare il vento e la solita parola chiave...

Rispunta il Napoli, nella domenica in cui la critica attendeva il responso sulla validità o meno del ritiro presidenziale. La barca dei giudizi ondivaghi potrebbe a questo punto decidere di tirare il fiato, in attesa della doppia sfida al Wolfsburg e di un finale arroventato di stagione che invoca compattezza. La vittoria sulla Fiorentina è quella dei soliti rimpianti, perché battere i viola con una gestione ordinata e mai sofferta è segno di qualità, non sempre capitalizzata. Ma soprattutto il sentore che le tante coincidenze negative dell’ultimo periodo potrebbero aver finalmente lasciato il posto a sensazioni nuove. Ispirate dai tanti abbracci e da quelle esultanze forti che testimoniano la voglia matta di reagire di un gruppo dipinto nelle forme più varie dai recenti resoconti gossippari. Rialza la voce il Napoli e chiede fiducia: che sarà accordata soltanto in caso di continuità. La parola chiave resta “rispetto”: l’impegno della squadra non merita di scadere tra questioni pruriginose, il pedigree e la professionalità rari di Benitez di indossare le maschere ridicole che a tutti i costi qualcuno vorrebbe appiccicargli. Quante energie si disperdono tra parole, illazioni, comunicati di smentite, malumori che allontanano dagli obbiettivi? Discorso che vale per la piazza e per la squadra che ne riflette l’instabilità.

Il Napoli stimolato da De Laurentiis ha risposto con attenzione contro una Fiorentina vanitosa ed inconcludente: ma pur sempre temibile. Mertens, Hamsik e Callejon si sono ritrovati in simbiosi, dopo tempo, tra i marcatori. Insigne confermato che i sei mesi trascorsi sarebbero stati diversi con lui in campo. Può fare paradossalmente bene il digiuno clamoroso di Higuain (che in realtà il gol, bellissimo, lo aveva segnato): che sia il Pipita più affamato a dare l’assalto ai tedeschi di Wolfsburg. Laddove gli occhi dovranno essere quelli assatanati dell’ultimo Gargano. E’ momento che il Napoli affronti il proprio destino, per mostrare la reale consistenza e fornire un’etichetta all’annata multifaccia.