Riscatto con una prova impeccabile, smentito chi prevedeva una crisi isterica. Gabbiadini ha solo confermato di essere l'attaccante italiano più prolifico dell'ultimo biennio

11.04.2016 19:42 di Silver Mele Twitter:    vedi letture
Riscatto con una prova impeccabile, smentito chi prevedeva una crisi isterica. Gabbiadini ha solo confermato di essere l'attaccante italiano più prolifico dell'ultimo biennio

Riscatto. Era quanto il caldissimo pubblico di Fuorigrotta chiedeva al Napoli dopo la settimana d’incubo trascorsa tra malumori, delusione e polemiche. Gli azzurri hanno cancellato Udine con una prestazione impeccabile, travolgendo il Verona con le reti degli uomini dell’attacco. Manolo Gabbiadini ha fatto semplicemente la sua parte: quella di calciatore fortissimo, dotato di immensa classe, carico al punto giusto perché lo stop disciplinare per Higuain coincide con l’unica, grande chance della sua annata napoletana. Da capitalizzare se si vuole che il messaggio arrivi senza fronzoli  ad Antonio Conte. D’altronde, nel novero degli attaccanti italiani Manolo è tuttora quello che mette in mostra la più alta media realizzativa dell’ultimo biennio: non male se si considera la precarietà con la quale ha dovuto convivere dapprima con Benitez, quindi con Sarri oltre alle tantissime volte in cui gli è toccato agire da esterno d’attacco. Ma è tutto il Napoli che ha interpretato perfettamente la gara trappola con il Verona destinato alla B.

Dimostrazione di rispetto innanzitutto verso se stessi e la stagione che la Champions diretta renderebbe straordinaria. Al netto del valore dell’avversario questo Napoli ha un’identità ben precisa: giocano esaltandosi nei meccanismi di Sarri tutti gli interpreti di un gruppo solidissimo. Chi pensava che la crisi isterica del Pipita a Udine, con successiva stangata disciplinare, potesse coincidere con il tracollo nervoso della squadra è stato ampiamente smentito. Gli altri uomini simbolo della cavalcata da record, Hamsik è emblema del corso De Laurentiis (terzo di sempre per presenze in azzurro) hanno risposto con i denti, i ragazzi chiamati a giocare dalla panchina si sono accodati con lo stesso spirito di rivalsa che animava il pomeriggio particolarmente sentito sugli spalti. La Juventus vincerà il suo quinto titolo consecutivo, giusto tuttavia che sappia quanto il Napoli ci tenga ad onorare fino alla fine la folle corsa: senza Higuain nell’immediato ma con idee chiarissime ed un cuore con pulsazioni da Scudetto.