Senza anima non si vince! Aspettando Insigne: la sua reazione da napoletano che conosce il valore della maglia azzurra

Massimo Sparnelli, giornalista e ideatore del premio "Elsa Morante". E' stato membro dell'ufficio stampa del calcio Napoli. E' consigliere dell'Ussi Campania ed opinionista televisivo
25.03.2015 13:40 di Massimo Sparnelli   vedi letture
Senza anima non si vince! Aspettando Insigne: la sua reazione da napoletano che conosce il valore della maglia azzurra

Napoli, qualcosa manca. Oltre ai punti in classifica, ovviamente, che portano gli azzurri addirittura al quinto posto, lontani da Roma e Lazio nella corsa alla Champions League della prossima edizione. La partita falsata dall'arbitro Calvarese contro l'Atalanta non cambia la stato delle cose nel gruppo azzurro, che negli ultimi due mesi ha smarrito le certezze che pareva avesse acquistato nel post Supercoppa italiana. A volte si ha la sensazione che a questa squadra manchi un'anima, che abbia un gap motivazionale, quasi come se ognuno andasse per conto proprio anziché privilegiare il concetto di squadra unita, sino al fischio finale dell'arbitro. E' accaduto anche contro i bergamaschi, avviene più in campionato che nelle Coppe. Ma accade e sono tutti colpevoli, dal tecnico agli atleti. Per questo motivo va inteso solo in senso positivo il gesto di rabbia di Lorenzo Insigne per il mancato ingresso in campo a fine secondo tempo contro l'Atalanta. Dentro Zapata, il folletto di Frattamaggiore ha reagito come un tifoso del Napoli che vedeva sotto nel punteggio la sua squadra del cuore. E quindi voleva andare in campo per contribuire a sovvertire l'esito della gara. Perché Insigne è napoletano, tifoso del Napoli, sa cosa rappresenta una partita di calcio per questa città, questa tifoseria.

Lui è un simbolo, come lo era Paolo Cannavaro. Forse a questa squadra manca uno zoccolo duro, un piccolo serbatoio di napoletanità da cui attingere per trascinare tutti a dare qualcosa in più per vincere le partite. Ci prova Gonzalo Higuain, spesso ci riesce ma non basta. Ed è un peccato perché il Napoli sta compromettendo con le sue gambe la corsa alla Champions, che restava l'obiettivo principe nella stagione, più dell'Europa League e della Coppa Italia. Mancano dieci partite ma solo un successo esterno all'Olimpico contro la Roma rimetterebbe in moto il sogno azzurro. E i tifosi ora non devono mollare, occorre un fronte compatto sino all'ultimo minuto di gioco. Poi ci sarà tempo per le analisi, partenze, arrivi. Al centro resta il Napoli, la maglia azzurra.