Sparnelli: "Ora Higuain e Dybala, il più forte contro il nuovo simbolo bianconero come Diego e Platini"

31.01.2016 11:15 di  Massimo Sparnelli   vedi letture
Sparnelli: "Ora Higuain e Dybala, il più forte contro il nuovo simbolo bianconero come Diego e Platini"

Ora Higuain e Dybala, trent'anni fa, Maradona e Platini. Un altro calcio, altro pallone, altra qualità nella Serie A non invasa da stranieri, stessa passione però per l'azzurro e avversione, calcistica, verso i bianconeri. I più forti e vincenti d'Italia, potenti, potentissimi, quelli benvoluti dal Palazzo, che spesso hanno fatto il bello e il cattivo tempo del campionato italiano. E sostenuti da tifosi al Nord e soprattutto da emigrati del Sud che sono andati a lavorare nel Settentrione, pugliesi, calabresi, siciliani, se possibile ancora più accaniti contro la maglia azzurra. Ora, come allora, il Napoli ha il calciatore più forte del campionato, Higuain come Diego allora, argentini, imparagonabili per forza, tecnica, carisma, con il Pipita ancora una spanna superiore a Dybala, il nuovo simbolo bianconero, come Platini allora. Ma diversamente da allora la Juventus viene da un filotto di scudetti, è abituata al vertice ma il Napoli di Sarri ha fame di vittorie, gol, trofei.

Lo scontro diretto sta arrivando, mancano pochissime settimane, probabilmente segnerà l'esito finale del torneo, se le due in vetta continueranno a dimostrarsi più forti delle altre, big comprese. E tocca a Higuain trainare il gruppo, assieme a Hamsik, Reina, Insigne, i calciatori più forti del gruppo, i leader non solo tecnici, che vogliono giocarsela fino alla fine, non cedere lo scettro, anzi allungare in classifica, ora che il calendario non appare proibitivo, prima della serie di scontri diretti in trasferta per la banda Sarri. Serve lo spirito di Diego, di quel Napoli forte sfrontato, intenzionato a tornare con i tre punti – allora due – da Torino, per indirizzare il campionato verso il Vesuvio, non verso la Mole, verso i tifosi rimasti al Sud, a soffrire e tifare. Nel frattempo, testa all’Empoli, fare tre punti prima del crash test di Firenze. In attesa dei bianconeri. Napoli e il Napoli non attendono altro.