Sparnelli: "Sudditanza, club amici e gruppi editoriali: occhio a interventi pro-Juve nella corsa Scudetto"

Una battaglia leale. Sul campo, senza il peso di fattori esterni. Al momento il Napoli si gioca il terzo scudetto della sua storia con la Juventus, la rivale di sempre, anche se in passato, nell’era Maradona, il tricolore fu cucito sul petto azzurro dopo una corsa con le due milanesi. E per continuare a cavalcare questo sogno e l’ebbrezza di una sfida con uno squadrone che da quasi cinque anni domina il calcio italiano, c’è bisogno di un occhio lungo che monitori la correttezza di questa sfida, che impedisca a soggetti esterni di far propendere la bilancia dalla parte juventina. Senza invocare la cultura del sospetto o il vittimismo che è figlio di chi perde, non è una novità che la Juventus goda di un apparato di potere, tra favori arbitrali e un rapporto di solida collaborazione con alcune società di A (Bologna, Udinese, solo per citarne un paio) che potrebbero valere punti nella seconda fetta della stagione.

Assieme alla campagna mediatica di alcuni gruppi editoriali che per interessi personali e per fare qualche piacere in zona Torino, stanno montando la corsa a due, il duello Dybala – Higuain, che onestamente al momento non trova nessun fondamento nella realtà dei fatti. Insomma, per evitare che gli animi si surriscaldino, questa stupenda lotta a due non deve essere toccata neppure sfiorata da episodi in direzione bianconera. Un avvertimento, un monito, perché la storia del campionato italiano dice esattamente questo, Juve sempre al vertice e Napoli solo in era Diego e ora con De Laurentiis al comando. E l’eco di Pechino, della Supercoppa italiana finita alla Juventus di Conte con lo zampino arbitrale di Mazzoleni, non è ancora svanita. Dunque, che vinca la migliore, senza aiuti o aiutini, questo è giusto, se i bianconeri dovessero mettere in fila un altro filotto di vittorie contro avversarie agguerrite, i tifosi napoletani avranno la maturità di riconoscere la forza dell’avversario.