Tre motivi per sbancare Palermo: la corsa al secondo posto, il record di Mazzarri e la svolta della stagione

Giornalista di Radio Marte e Il Mattino, autore con Giampaolo Materazzo di "I Campioni che hanno fatto grande il Napoli" per Newton Compton
14.02.2015 12:40 di Dario Sarnataro   vedi letture
Tre motivi per sbancare Palermo: la corsa al secondo posto, il record di Mazzarri e la svolta della stagione

Ci sono almeno tre motivi importanti che spingono il Napoli a provare a vincere a Palermo. Il primo lo suggeriscono il calendario e, quindi, la classifica: la Roma ospita il derelitto Parma, va da sé che all’Olimpico il risultato è già scritto. Per gli azzurri sbancare il “Barbera” significherebbe tenere, probabilmente, il passo dei giallorossi e quindi restare a -4, in caccia aperta al secondo posto. Il secondo motivo è strettamente statistico: il Napoli non vince cinque gare di fila in serie A dal “Mazzarri III”, ovvero dal terzo Napoli coniugato dalla versione di Walter da San Vincenzo. In quel campionato, dalla 23esima giornata col Chievo alla 27esima con il Cagliari, gli azzurri conquistarono 15 punti, battendo in serie anche Fiorentina, Inter e Parma. Infine, il terzo motivo, essenzialmente psicologico: con un’altra vittoria questa squadra, già cambiata dopo la vittoria a Doha della Supercoppa (6 successi, compreso quello ai rigori in Coppa Italia con l’Udinese, su 7 partite), avrebbe definitivamente un’altra coscienza di sé, cancellando per sempre la sindrome di Bilbao e dando la svolta del campionato. Non sarà facile e non tanto perché il Palermo vorrà riscattare la sconfitta di San Siro con l’Inter.

I rosanero sono tra le rivelazioni del campionato anche e soprattutto perché hanno reso il “Barbera” il loro fortino: 22 dei 30 punti sono stati conquistati in casa, dove hanno perso solo una volta, nel lontano 29 settembre con la Lazio (0-4). Inoltre poggiano il loro potenziale offensivo (34 gol realizzati) sul temibile duo argentino Dybala-Vazquez che, non a caso, ha realizzato la metà delle reti complessive: 17, delle quali 11 segnate dal giovane bomber Dybala. La squadra gioca a memoria, ben allenata da Iachini e potendo contare sulla struttura dello scorso anno: nove/undicesimi sono gli stessi che hanno vinto il campionato d serie B. Sbancare quello che una volta era lo stadio della “Favorita” avrebbe, pertanto, un valore simbolico importante, dando nel contempo una prova di forza al campionato, e a se stessi, di rilievo primario. Ecco perché fare “all-in” sul tavolo di poker palermitano non è solo necessario ma addirittura obbligatorio. Il pari sarebbe utile ma non cambiarebbe le carte in tavola. Con la vittoria gli scenari sarebbero ulteriormente diversi e la Roma non potrà più bluffare per lo scudetto ma dovrà provare a difendere con i denti il secondo posto.