Un passettino indietro. Da evitare le giocate individuali!

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Quando non gira l'attacco questa squadra sembra non andare in nessuna zona e non è colpa di questo o di quell'allenatore. Una formazione monca e poco omogenea che quando non si riesce a trovare la coralità gioca troppo singolarmente e il risultato purtroppo si vede. Valdifiori e Mertens gli unici cambi rotta ispetto alla gara con la Lazio ma la grande novità è Hamsik che tutti si aspettavano in panchina. Brutto primo tempo, ma non per colpa del Napoli, ma per colpa di un Carpi rognoso, combattivo e arroccato in undici dietro la linea della palla. Gli azzurri hanno cercato qualche varco ma è mancata la fluidità vista al San Paolo nelle ultime due gare. Valdifiori troppo schiacciato sulla difesa e Hamsik e Insigne costretti troppo spesso a rientrare fino alla nostra trequarti e con Mertens che a destra non è sembrato a suo agio. Il belga spesso si è accentrato senza trovare varchi nella difesa di un Carpi bello chiuso. La difesa non soffre mai anche perché la formazione di Castori non spinge quasi mai.

il secondo tempo è molto più vivace, ma succede poco. Insigne si incaponisce con il tiro a giro che troppo spesso sembra inutile e forzato. Higuain non trova grandi spazi e Mertens non è nella migliore giornata. L'ingresso di Jorghinho mette ordine e crea nuove geometrie ma nulla cambia. Troppo egoismo e poca coralità con il Carpi che si chiude a riccio dando zero spazio al Napoli. Un passettino indietro soprattutto nella fluidità di gioco. Un passettino indietro nei punti da guadagnare. Ora testa ad una Juve che si può battere.