Vere lacrime napoletane! Più napoletani in azzurro ed il pubblico torni allo stadio!

08.10.2014 15:30 di  Massimo Sparnelli   vedi letture
Vere lacrime napoletane! Più napoletani in azzurro ed il pubblico torni allo stadio!

Un colpo di testa per ripartire. Da un gol al San Paolo, dalla nuova paternità. Lorenzo Insigne è ripartito nella partita per lui più complicata. Rischiava di compromettersi per molto tempo il suo rapporto con il pubblico napoletano per i due gol falliti nel primo tempo contro il Torino. Poi il gol di testa, assist di Zuniga, il pianto liberatorio, la mano benevola dello stadio di Fuorigrotta. Insigne riparte. Con la fiducia di Rafa Benitez. Mai venuta a mancare. Il tecnico spagnolo ha puntato tutto sul ragazzo napoletano, titolare spesso e volentieri, in panchina lo sprint di Dries Mertens, che ora appare un attimo in difficoltà. E in attesa del ritorno alla rete di Gonzalo Higuain, di un Napoli che cerca di guarire definitivamente dopo la sosta contro l'Inter del grande ex Walter Mazzarri, il pubblico azzurro si gode Insigne.

Sperando che sia posta una pietra sopra alle polemiche che circondano l'attaccante, forse mal consigliato, forse troppo permaloso alle critiche. Ora si riparte con la consapevolezza che Insigne è uno dei tesori in maglia azzurra, unico calciatore napoletano ma non solo: anche chiave tattica importante per modificare le partite. Con Camilo Zuniga alle spalle, la catena di sinistra del Napoli può produrre danni in tutte le difese italiane. Anche in quella della Roma, a cinque punti di distacco dopo la sconfitta contro la Juventus a Torino. Ora per il Napoli c'è la sosta. Occasione irripetibile per alcuni elementi indispensabili per la causa azzurra ma ancora fuori condizione. Da Raul Albiol a Rafael, da cui ci si attende l'autorevolezza della passata stagione pre infortunio, allo stesso Zuniga, passando per Gokhan Inler e Higuain. Con loro al massimo nel motore, non è precluso nessun traguardo. Il momentaccio pare essere passato, Benitez ha le chiavi della squadra, il pubblico ora torni allo stadio per restare uniti. Sbandare ancora dopo tre successi in una settimana sarebbe solo autodistruttivo.