Vincere aiuta a vincere... ma quanta sofferenza

05.10.2014 22:43 di  Francesco Molaro  Twitter:    vedi letture
Vincere aiuta a vincere... ma quanta sofferenza

Quando sembra che sta per succedere l'inverosimile, quando tocchi ancora una volta il fondo, quando tutto sembra perso ecco che il Napoli si rialza con lo scatto dei reni dei campioni. Una vittoria che non deve nascondere però certi problemi, non deve assolutamente far esaltare gli animi e deve invece far riflettere. Il primo tempo, sfiga compresa, è da dimenticare. Non solo per il gol subito che ci porta in svantaggio, ma per gli errori commessi sotto porta. Errori figli anche del nervosismo, della incapacità di rimanere concentrati, e di tanta sfortuna. Poi ci si mette una vecchia conoscenza a trafiggere un Rafael non esente da colpe e il gioco è fatto. Eppure anche nel primo tempo il Napoli pressa, chiude il Toro nella sua metacampo. Nella ripresa il Napoli spinge tanto e finalmente dopo mille errori e ancora tanta sfortuna, tra pali e traverse il gol arriva da Insigne, e di testa. Si avete letto bene.

Il Napoli continua a spingere, finalmente diremo, e il gol arriva ancora dai piedi di Insigne  e da un Callejon fino a quel momento svogliato. Il gol è una giocata di fino, figlia della volontà di far bene. Da sottolineare però c'è che il Napoli nella ripresa ha finalmente dato le chiavi del centrocampo ad Inler che ha potuto smistare molte palle giocabili. Infine il su e giù personale. Su ancora Koulibaly: sarà grezzo ma c'è sempre. Giù Rafael nel gol non è esente da colpe. Poi sembra sempre insicuro, esce pochissimo e quando lo fa rischia di fare male. Ora la sosta. Serve per ricaricare le pile, servirà per restare sereni.