Gazzetta, il vice-direttore Calamai ignora il Napoli: "Milan unica squadra con un progetto per avvicinare la Juve"

Luca Calamai, vicedirettore della Gazzetta dello Sport è intervenuto ai microfoni di TMW Radio
24.10.2016 12:20 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Gazzetta, il vice-direttore Calamai ignora il Napoli: "Milan unica squadra con un progetto per avvicinare la Juve"
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© foto di Federico De Luca

Luca Calamai, vicedirettore della Gazzetta dello Sport è intervenuto ai microfoni di TMW Radio, per commentare le partite dell'ultima giornata di campionato.

"Era tutto prevedibile, ha vinto bene, il Palermo e lo dico con amarezza, io la vedo veramente male questo anno assieme a Crotone e Empoli. Il campionato sembrerebbe riaperto? Si fa bene a usare il condizionale, nel senso che io non ho mai pensato ad una Juve che scappava via e che vinceva il campionato già a Dicembre, perché in questo momento i bianconeri hanno in testa la Champions e di arrivare all'ultima partita del suo girone, non solo per andare avanti ma per arrivare prima, condizione fondamentale per evitare incroci pericolosi nella seconda fase. Se analizziamo la partita contro il Milan, i rossoneri avrebbero meritato di vincere, ma la Juve avrebbe ugualmente potuto vincere la partita quindi non è una squadra in difficoltà, ha qualche problema sopratutto di raggruppamento di gioco. A Montecarlo Buffon ha detto una cosa che è la fotografia della situazione: sono arrivati tutti dei bravissimi giocatori e dei bravissimi ragazzi ora bisogna ancora fare quell'operazione che trasforma giocatori vecchie e nuovi in una squadra. E' un passaggio che la Juve deve fare, però partono dal valore dei giocatori, è uno straordinario punto di partenza, quindi se qualcuno immagina la Juve in crisi secondo me sbaglia. Ci sono i margini comunque per tenere in vita il campionato".

"Marchisio può essere fondamentale, tornando sul fatto che ancora non si sia generato la giusta amalgama tra vecchi e nuovi, nasce dal fatto che sono entrati due giocatoti Pjanic e Dani Alves in squadra in pianta stabile,che hanno la cultura del possesso palla, uno esaltato da anni al Barcellona, l'altro per indole che poi non si sposa con l'idea che ha la Juve, che è recupero e palla veloce in fase offensiva. L'idea che dovrebbe diventare ancora più esasperata quando hai un giocatore come Higuain davanti. C'è talmente difficoltà in questo senso che spesso Dybala arretra profondamente la sua posizione perché lui avverte questa necessità di accelerare la manovra. Credo che Marchisio rimesso lì in mezzo al campo riporterà la vera idea di gioco della Juve".

"Non so se la classifica del Milan sia vera, me lo auguro ma ho qualche dubbio, ma di sicuro è la squadra più vicina a potersi avvicinare alla Juve. E' l'unica squadra con un progetto, con giovani italiani bravi. Se questo gruppo cresce e inserisci in un gruppo italiano forte e competitivo, tre giocatori stranieri di esperienza con un progetto tattico...diventa una reale alternativa futura alla Juve".

Napoli contro il Crotone ci si aspettava di più forse. Gabbiadini espulso, emblema del nervosismo che si è creato intorno a lui?
"Si è una lettura evidente, Gabbiadini ha commesso un errore da dilettante allo sbaraglio, ma viene da settimane e settimane di pressioni, è chiaro che gli sono salltati i nervi. Il Napoli vive un momento non facile, e Sarri che è bravo ora si deve inventare qualcosa fino a gennaio, dal punto di vista tattico avendo tre seconde punte forti come Mertens Callejon e Insigne... Per uno che allena non è facile, anche se devi cambiare un progetto tattico, c'è un grosso lavoro e chi fa la Champions non ha il tempo".