Juventus, Agnelli a rischio squalifica: pesano i contatti con esponenti della 'Ndrangheta

Non solo multe, ma pesanti stop: ecco il tenore del deferimento del procuratore della Figc, Giuseppe Pecoraro, nei confronti del presidente della Juve, Agnelli, e di altri tre dirigenti bianconeri
19.03.2017 09:10 di Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Juventus, Agnelli a rischio squalifica: pesano i contatti con esponenti della 'Ndrangheta
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Andrea Agnelli rischia grosso. Non solo per i biglietti dati agli ultras illecitamente 'per tenere buona la curva', ma a pesare sono soprattutto i contatti tra il presidente della Juventus e gli esponenti della 'Ndrangheta e in particolar modo con Rocco Dominello, ex ultrà e presunto figlio di uno dei boss. A riferirlo è La Gazzetta dello Sport che spiega nel dettaglio:



 "Non solo multe, ma pesanti stop: il tenore del deferimento del procuratore della Figc, Giuseppe Pecoraro, nei confronti del presidente della Juve, Andrea Agnelli, e di altri tre dirigenti bianconeri (l’ex direttore commerciale Francesco Calvo, ora al Barcellona, il security manager Alessandro D’Angelo, il responsabile della biglietteria Stefano Merulla) lascia presagire richieste di condanne ben più robuste. Nel processo sportivo verrà richiesta l’inibizione per diversi mesi, il numero (almeno tre) dipenderà dalla responsabilità individuale. Di certo, dopo aver visionato le oltre 5 mila pagine spedite dalla procura di Torino che ha indagato sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nell’Alto Piemonte e svelato gli interessi dei clan nel bagarinaggio allo Stadium, Pecoraro è convinto che ci siano gli estremi per un processo sportivo. Da qui la scelta di deferire il presidente bianconero".

L’atto notificato ieri - si legge - contiene parole più pesanti di quanto ci si aspettasse su Agnelli: "Con il dichiarato intento di mantenere l’ordine pubblico nei settori dello stadio occupati dai tifosi “ultrà” (...) – si legge – non ha impedito a tesserati, dirigenti e dipendenti di intrattenere rapporti costanti e duraturi con i gruppi ultrà, anche per il tramite e il contributo fattivo di esponenti della malavita organizzata" e sull'aspetto più controverso per Pecoraro il presidente ha "partecipato personalmente, in alcune occasioni, a incontri con esponenti della malavita organizzata".