Milan sempre più a picco: slitta firma dei cinesi, il sospetto è che non ci siano i soldi

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La cessione del Milan è ormai diventata un rebus. O meglio, un caso. Gli ultras rossoneri che giovedì sera sono stati ricevuti ad Arcore, come riporta La Gazzetta dello Sport in edicola stamane, non hanno avuto chiarimenti sulle tempistiche che riguardano la trattativa con la cordata cinese. Sotto questo aspetto - evidenzia la rosea - i dubbi restano tanti, soprattutto dopo la richiesta di ulteriore tempo (almeno un paio di settimane in più) da parte del consorzio asiatico.

MANCANO I SOLDI? - I più maliziosi - scrive la Gazza - sostengono che, in realtà, questa nuova esigenza nascerebbe da questioni finanziarie: in pratica, non sarebbe ancora stato messo insieme tutto il denaro necessario da far confluire nel fondo apposito. Insomma, il sospetto è che non ci siano i soldi. Si tratta, tuttavia, di voci (ancora tutte da verificare), visto che, dalle parti in causa, continua a filtrare ottimismo. I contatti fra Sal Galatioto, Nicholas Gancikoff e Fininvest, infatti, sono sempre assidui. I motivi che hanno portato i cinesi a chiedere ulteriore tempo sono altri e vanno dalla rielaborazione del contratto (si è passati dalla vendita dell’80% alla totalità del club rossonero) all’uscita di ingenti capitali dalla Cina.

CLOSING - Il giorno buono per le firme sul preliminare, secondo quanto trapelato nella giornata di ieri, potrebbe essere il 16 agosto, ma appare più verosimile - stando a quanto riferito dalla Gazzetta - che si vada a finire agli ultimi giorni del mese. Se così fosse, ilclosing non avverrebbe più entro fine settembre, ma fra ottobre e novembre.