Spalletti si gode Totti: "Un brillante di tantissimi carati, ma dietro ha una grande squadra"

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Queste le parole del tecnico della Roma Luciano Spalletti rilasciate a Sky Sport al termine della vittoria contro il Genoa al Ferraris per 3-2: "E' stato un grande spettacolo con due squadre che si sono affrontate a viso aperto. Era una partita difficilissima ma come in tutte le ultime partite è venuto fuori il carattere della squadra.

Un altro aggettivo per Totti? Brillante di tantissimi carati. Ha rifatto gol un'altra volta e la palla la sa toccare come nessun altro. Ha questa magia e questa qualità che è sicuro di far male sempre.

Strootman? E' ancora un giocatore da vertice. Lui sarebbe stato pronto anche prima. Adesso gli manca solo il ritmo partita. Può dare il meglio solo se lo metti nella situazione reale. Oggi ha fatto vedere che sta bene. Ha finito una partita con grande qualità stando addosso agli avversari ma anche ai compagni.

Dzeko? Può fare anche il titolare, non è una riserva di lusso. E' colpa mia se non è partito dall'inizio. La squadra ha fatto un grandissimo primo tempo e in dodici non si può giocare. Lui deve pensare a fare cose come l'assist per il vantaggio. Si è fatto trovare pronto. Questi filotti di partite si mettono insieme solo con 20 calciatori. Nel nostro calcio non è possibile fare altrimenti. Bisogna farsi trovare pronti sentendosi tutti importanti. E' uno di quelli che ha fatto sì che la Roma proponesse questo finale di campionato.

I gol presi? Sotto l'aspetto della distanza dagli avversari potremmo togliere qualche centimetro. Perché se regali metri qualsiasi giocatore può fare la giocata. Il Genoa però in casa ha fatto gol a tutti, salta addosso a tutti e mette in difficoltà qualsiasi avversario.

L'esultanza per il gol di El Shaarawy? Quando fanno delle belle partite così mi fa piacere partecipare alla loro gioia perché è segno che si preparano alla grande a queste partite. Szczesny mi ha chiesto di venire in tv dicendo anche che ha fatto una grande parata. Me lo ha detto rincorrendomi nel tunnel per tre volte. Diamo merito anche a lui. E' giusto che i titoli siano di Totti, questo nessuno glielo deve togliere perché ha grandi meriti. Però poi c'è una grande squadra. Dzeko era arrabbiato perché non l'ho fatto giocare, son tutti arrabbiati quando non li faccio giocare, però è normale".