Apuzzo: "Benitez sta manifestando un integralismo tattico eccessivo"

Napoletano e tifoso azzurro da sempre. Ma anche da diversi anni osservatore del Chievo per il Centro-Sud. Per Ernesto Apuzzo quella tra partenopei e veronesi è stata una partita speciale
15.09.2014 22:20 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
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Apuzzo: "Benitez sta manifestando un integralismo tattico eccessivo"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Napoletano e tifoso azzurro da sempre. Ma anche da diversi anni osservatore del Chievo per il Centro-Sud. Per Ernesto Apuzzo quella tra partenopei e veronesi è stata una partita speciale, col cuore diviso a metà. Una sconfitta, quella degli uomini di Benitez, che l'ex trainer della Primavera azzurra analizza così. "Dai dati del match si evince che il Napoli ha tirato tanto in porta, ma in questa fase Benitez sta manifestando un integralismo tattico eccessivo - premette Apuzzo -. Per le risorse a disposizione, il tecnico spagnolo dovrebbe mettere da parte il 4-2-3-1 e puntare su un 4-3-3 più congeniale alle caratteristiche della rosa".

Quali sono gli equivoci tattici, a suo parere, che giustificano ciò?
"Non si può non vedere che Hamsik, per esempio, non riesce ad inserirsi in questo contesto. Lui è un giocatore che, da mezz'ala sinistra, è devastante negli inserimenti anche perché ne conosce i tempi. Da trequartista non può rendere alla stessa maniera e non può esprimere le sue indubbie qualità. C'è poi un equivoco spaventoso a centrocampo, che non può reggere con due soli uomini. Anche quando si è in vantaggio, la mediana è sempre in balìa degli avversari e rischia troppo. In questo modulo Jorginho non è adatto. Ecco, bisogna ritrovare un certo equilibrio tattico che oggi non vedo. Gli stessi esterni, Insigne, Callejon e Mertens, sono chiamati a fare la fase difensiva e questo ne pregiudica la lucidità. E finisce che, dovendo rispettare la fase di contenimento, non reggano per tutti i 90 minuti e magari arrivino spenti in zona gol. Un allenatore ha il dovere di trovare i giusti rimedi quando si accorge che un reparto, nella fattispecie il centrocampo, non riesce a supportare gli altri due reparti".

Ma qualche responsabilità in sede di campagna acquisti la avrà anche il presidente De Laurentiis per non aver messo a disposizione del suo allenatore i giocatori richiesti?
"In tal caso un allenatore deve farsi sentire. Già l'addio di Reina doveva rappresentare un allarme, perché un portiere così poteva e doveva essere riconfermato. Poi, giusto, ci vogliono chiarezza e rispetto dei tifosi. Non li si può prendere in giro, non lo meritano. Anche ieri ce ne erano 40mila al San Paolo, numeri di rilievo. Ogni anno sembra che debbano arrivare giocatori di prima fascia e poi giungono sempre seconde e terze scelte. Certo è che la scelta di Benitez di andarsene in vacanza è stata molto discutibile. Non lo si può giustificare, soprattutto alla luce delle dichiarazioni che rilasciò prima della gara di andata con l'Athletic Bilbao, quando disse che l'eventuale eliminazione non sarebbe stato un dramma. Sbagliato, perché semmai non bisogna fare drammi dopo un risultato negativo, ma mai prima".

E il Chievo come lo ha visto?
"Ha fatto la partita che doveva fare. A parte le grandi parate di Bardi, è una squadra che sa difendersi con ordine e davanti, adesso, ha giocatori con una certa dimestichezza col gol".