Beccantini: "Per la Juve generosi omaggi dell'ospitalità friulana. Napoli più spumeggiante"

Il giornalista Roberto Beccantini ha commentato su Facebook il momento azzurro dopo la bella vittoria sul Sassuolo
17.01.2016 19:30 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Beccantini: "Per la Juve generosi omaggi dell'ospitalità friulana. Napoli più spumeggiante"
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Il giornalista Roberto Beccantini ha commentato su Facebook il momento azzurro dopo la bella vittoria sul Sassuolo: "Venti sono i gol di Higuain, dieci le vittorie consecutive di Allegri. In classifica, tra il Napoli capolista e la Juventus che ha staccato Handanovic ballano due punti. Lo scudetto ha trovato una nuova coppia. L’ultima? E’ presto.
Il Napoli, sabato sera, aveva regolato un Sassuolo che non piega mai la schiena. Non solo Higuain. Soprattutto lui, certo: ma anche Insigne e l’Hamsik che Benitez aveva nascosto chissà dove. Sarri continua a raccogliere quello che ha seminato, e là dove il gioco non arriva a sublimare l’idea, ecco le giocate: risorsa che pochi possono permettersi.
La Juventus ha vinto a Udine con lo stesso risultato con il quale aveva vinto l’Inter: 4-0. In entrambi i casi, partita finita dopo mezz’ora e generosi omaggi della ospitalità friulana. Se Higuain sta al Napoli - per figura, per impatto, per tutto - come Gigi Riva stava al Cagliari e Giorgione Chinaglia alla Lazio, Dybala sta alla Juventus come un piccolo Sivori, utile e divertente. Mancavano le punizioni di Pirlo. Sono arrivate, firmate dal ragazzo scovato dagli esploratori di Zamparini, pace agli allenatori suoi: con il Verona, a Udine. E non solo queste: gli assist (già 5), i gol (già 11). 
Era il battesimo della Dacia Arena. Alla fine, applausi per tutti. In particolare, all’uscita di Dybala. Non è facile chiosare ordalie così spaccate, nello scarto e negli uomini (Danilo correttamente espulso al 25’ per fallo su Mandzukic, piombato a tu per tu con Karnezis). Se mai, si può parlare di conferma.

L’ennesima. Nelle prime dieci giornate, quando Allegri stava lavorando al trasloco, quattro sconfitte (nell’ordine: Udinese, toh, Roma, Napoli, Sassuolo). Nelle altre dieci, sistemati i mobili, tutte vittorie. Provo a spiegare la metamorfosi: il ritorno al 3-5-2; la rinuncia al trequartista (Hernanes) e il sacrificio di altre pedine che avrebbero zavorrato lo schema (Cuadrado). E, naturalmente, l'esplosione di Dybala e Mandzukic. 
In attesa di Lazio (coppa) e Roma (campionato), la Juventus ha ribadito di essere cresciuta fisicamente e persino nel giro palla: non tanto, però, da saziare il palato di Allegri (lo capisco). Appunti volanti. Asamoah al posto di Pogba per turnover: no problem. Khedira: un gol alla Sampdoria, un altro a Udine, in progresso su tutta la linea. Alex Sandro: non aveva ancora segnato, ordinaria amministrazione. Rugani: nel quarto d’ora in cui la sfida respirava, indeciso, titubante. Molti attaccheranno la Juventus dalla sua parte. I salti in alto (dalla provincia) non sono mai passeggiate. Morata: graffi, non morsi.
L’Europa accompagnerà la lunga volata, e non è escluso che ne condizioni l’esito. Il Napoli ha dietro di sé la forza dei sogni e offre un calcio più spumeggiante. La Juventus ha dalla sua la storia e una rosa più guarnita. Impossibile, oggi, immaginarli senza Higuain e Dybala".