Cucci attacca Sarri: "Sue parole deprimenti, questo Napoli non ha nulla da invidiare a nessuno"

Così sul Roma
16.01.2017 13:40 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Fonte: di Italo Cucci per "Il Roma"
Cucci attacca Sarri: "Sue parole deprimenti, questo Napoli non ha nulla da invidiare a nessuno"
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© foto di Federico De Luca

Una domenica molto napoletana. Con Maradona da una parte e il Napoli dall'altra. Per gli appassionati azzurri e gli intenditori di calcio d'ogni dove, una sorta di comunione dei beni, il passato e il presente, le meraviglie del Pibe de Oro e l’attualità pure ricca di una squadra che da anni, inarrestabile, unica, conquista un posto in Champions; dall’altra, incomprensibile - almeno per me modesto cronista - il lamento di Sarri proprio nel giorno in cui poteva presentare al mitico Diego i suoi gioielli: l’inossidabile Hamsik, il fulmineo Mertens, l’irruento Tonelli, i loro gol e via via un gruppo di ragazzi che crescono settimana dopo settimana, esibendo sicurezza e potenza proprio quando gli capita l’avversario che alla prima d’andata rivelò qualche debolezza del Napoli e il Mertens che più tardi, solo per necessità contingenti, sarebbe diventato il protagonista tecnico e tattico della stagione e il liberatore da pericolosi complessi d’inferiorità. Che rischiano di ripresentarsi dopo le parole di Sarri, a mio avviso deprimenti: i l Napoli, contrariamente a quanto sostiene il suo allenatore, non ha nulla da invidiare ad altri importanti club europei se non il cosiddetto - maledetto - fatturato, evidenziato infelicemente da De Laurentiis più d’un anno fa, felicemente rimpolpato dai milionissimi di Higuaìn (bisogna pur dire almeno un freddo grazie a chi ha procurato tanta ricchezza...) e dall’abilità di un presidente che, smettendo di piangere, ha realizzato uno squadrone. Viene il momento - per fortuna - in cui si smette di parlare di soldi e si scende in campo a giocare. È così bravo in quest’arte, Sarri, che dovrebbe accontentarsi di spiegare come ha fatto a far crescere tanto la sua squadra; quando tratta di quattrini sembra piuttosto il vecchio funzionario del Monte dei Paschi. Al calciobusiness opporrò sempre il calcio giocato confessando, ad esempio, che dopo aver visto all’opera l’Inter è giusto che mi ricreda sulla capacità di Pioli, cambiato da così a così nel momento in cui ha assunto una responsabilità quasi folle guidando una squadra quasi impossibile.

E avrete visto - tutti - quanto il nuovo tecnico nerazzurro sia diventato audace rispetto al passato, quanto vigore sia riuscito a trasmettere insieme a insolita sicurezza e addirittura protervia a ragazzi prima mollaccioni e slegati. L’Inter che cresce visibilmente con il lievito dell’entusiasmo e del coraggio non è figlia del fatturato, proprio come non lo è “l’intenso” Chelsea di Conte che addirittura arriva a privarsi di una grande firma come Diego Costa e domina la Premier con una squadra quasi normale. Ci pensi, Sarri, proprio mentre aspetta di incontrarsi, spero senza tremare, con il Real Madrid. E De Laurentiis, potrei sbagliarmi, è uno che un giorno potrebbe andarsi a comprare un nuovo Maradona. Come fece Ferlaino che non vantava certo un fatturato pari a quello del Barcellona. A volte basta il cervello.