De Canio avverte: "Conte non è la soluzione a tutti i mali"

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Gigi De Canio, ex allenatore, tra le altre, di Udinese e Napoli.

15.04.2024 19:20 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
De Canio avverte: "Conte non è la soluzione a tutti i mali"
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A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Gigi De Canio, ex allenatore, tra le altre, di Udinese e Napoli.

Antonio Conte è la soluzione ai problemi del Napoli? “Premesso che stiamo parlando di uno dei più importanti allenatori che ci siano in circolazione. Ha anche grande esperienza da calciatore, un gran carattere. Ogni tecnico ha bisogno, però, di tante altre caratteristiche. Anzitutto, il buon funzionamento di una società, l’organizzazione ed un rapporto funzionale con la dirigenza. Inoltre, è importante poter avere giocatori motivati e che, dunque, possano andare oltre i propri limiti. Conte è un allenatore molto attento a questi aspetti. Il tecnico leccese ricerca calciatori con queste caratteristiche. Pertanto, che possa essere l’allenatore giusto è fuori discussione, ma potrebbe non essere la soluzione a tutti i mali”

Sedici gol subiti in dieci gare dal Napoli di Calzona. “Sapete come parliamo noi allenatori. È la fase difensiva di tutta la squadra che è sotto accusa. I calciatori hanno un cuore, un’anima. Magari, la differenza tra quel che hanno fatto lo scorso anno e quel che succede quest’anno è minima. Ci si può impegnare di più in allenamento ma le piccole attenzioni stimolate dall’allenatore, forse, non avvengono in maniera così spontanea come accadeva lo scorso anno. Arrivare una frazione di secondo in ritardo su un pallone diventa fondamentale, può significare vittoria, pareggio o sconfitta. Mi permetto di fare un piccolo esempio. Il primo Napoli di Mazzarri fece un campionato strepitoso, ma in pochi si sono accorti che quella squadra vinse nove partite nei minuti di recupero. È un titolo di merito, ma è anche tanta causalità. Parliamo di 27 punti che cambiano la classifica di una squadra. Potevano esserci degli elementi che non combaciavano nel modo giusto e, anziché nove vittorie, avresti avuto nove pareggi. "