Gasperini conferma: "De Laurentiis mi contattò per l'eventuale addio di Mazzarri"

"Non credo che un allenatore debba fare la squadra ma deve essere sicuramente un punto di riferimento importante"
14.05.2013 15:40 di  Francesca Di Vito  Twitter:    vedi letture
Gasperini conferma: "De Laurentiis mi contattò per l'eventuale addio di Mazzarri"
TuttoNapoli.net
© foto di Carmelo Imbesi/Image Sport

L'allenatore Gian Piero Gasperini è intervenuto a Radio Goal. Ecco quanto raccolto da Tutto napoli:  “Giusto lo scudetto della Juve, non ha mai avuto momenti difficili. E’ stata senza dubbio la squadra più forte, nonostante il grande campionato del Napoli. L’ultimo gradino è sempre il più difficile da superare. Chi vince ha il vantaggio di potersi rinforzare. Il Napoli si è avvicinato alla Juventus, ma i bianconeri hanno ancora un organico superiore. Ormai il Napoli si è stabilita come una delle migliori squadre in campionato ma da lì ad arrivare a vincere lo scudetto ce ne passa. Poi tutto può succedere, le cose arrivano quando meno te lo aspetti. Credo che oggi sono pochi gli allenatori che si rendono protagonisti nella costruzione della squadra, vedi Conte, Mazzarri e Allegri che hanno appunto raggiunto risultati importanti. Non credo che un allenatore debba fare la squadra ma deve essere sicuramente un punto di riferimento importante. Il calcio negli ultimi anni si è evoluto tanto e continua a farlo tuttora. Il punto di vista tattico non è un problema, ma spesso si sbaglia nel fare molto marketing tralasciando le esigenze della squadra.

Ad un passo dal Napoli? Non era tutto fatto, nella prospettiva in cui Mazzarri fosse andato via De Laurentiis aveva contattato me, come forse anche qualche altro, ma la prioirità rimaneva Mazzarri. Ora non so com’è la situazione veramente, credo che tutti si guarderanno intorno e le cose si risolveranno. La Germania è un esmpio su tutti, abbiam perso creatività e voglia di guardarsi in giro. Fino a poco tempo fa trovavi ottimi giocatori sia in serie b e addirittura in c. Ricordo Bocchetti, Bonucci, partiti dalle serie minori e arrivati in nazionale. Ora è un po’ più difficile perché c’è un’invasione di giocatori mediocri che arrivano da altri campionati e che in Italia si rivelano flop"