L'editoriale di Chiariello: "E' vero presidente, ma ci siamo anche illusi io e te"

06.05.2024 12:40 di  Antonio Noto   vedi letture
L'editoriale di Chiariello: "E' vero presidente, ma ci siamo anche illusi io e te"

Nel corso di ‘Campania Sport’ su Canale 21, il giornalista Umberto Chiariello è intervenuto con il suo consueto editoriale: “Mi va di raccontarvi una storia, nella quale troviamo gli insegnamenti fondamentali del calcio. Oggi ci sono staff, match analyst e preparatori vari che un tempo non c’erano, c’era solo l’allenatore che faceva tutto. L’episodio che vi voglio raccontare risale dopo il Mondiale di Spagna, con la stagione che si apriva con la Juventus di Zoff, Rossi, Tardelli, Platini e Boniek strafavorita. La stagione partì con la Juventus, che era campione d’Italia in carica, dopo le sbornie del Mondiale ‘82 difronte al dirigente più terribile e più brande che il calcio ricordi, Boniperti. Tre campioni del Mondo si rifiutarono di firmare. Gentile, Tardelli e Paolo Rossi non vollero accettare le cifre proposte dal club e chiesero il 30% in più. Una cosa che fece scalpore. Boniperti li espose a pubblico ludibrio, li mise fuori squadra nell’amichevole di pre-campionato a Vilar Perosa facendoli chiamare mercenari dai tifosi juventini. Furono costretti ad andare davanti a Boniperti per firmare con un compromesso. Quell’anno la super favorita Juve non vinse nulla. In finale di Coppa Campioni fu fregata da Magath e in campionato vinse la Roma di Falcao e Pruzzo. Proprio in questi giorni si sta celebrando il Grande Torino e la disgrazia di Superga, proprio quella squadra è l’ultima ad aver vinto più scudetti di seguito (4 consecutivi). Da allora in poi Bologna, Fiorentina, Lazio, Roma, Verona, Sampdoria, Torino? Nessun ha rivinto lo scudetto, anzi il primo è stato la causa dei guai successivi perché tutti sono andati a chiedere più soldi. Erano squadre che hanno fatto un exploit ma non erano attrezzate come ambiente, come società e come calciatori a vincere.

Il Napoli di quest’anno è in piena regola, ha solo fatto peggio. Solo Tabarez col Milan riuscì a fare peggio di questo Napoli. Ha fatto un’annata catastrofica, perché il primo ad avere la sbornia da successo è stato il presidente. Il quale nel giorno della festa annuncia paradossalmente la sua fine. Però io non lo do finito per il futuro, dire che ormai è bollito lo rispedisco al mittente, vediamo se risorge. Già da ora dire che il Napoli sicuramente si ridimensiona, come avvenne due anni e poi vinse lo scudetto. Era facile gridare: ‘Io l’avevo detto che non ci saremmo ripetuti’, sono pochi invece i pazzi come me che credevano in un ciclo. Io credevo che questa squadra potesse aprire un ciclo, perché aveva un centravanti 24enne, un fantasista, il più forte del campionato, 22enne, che fosse complessivamente giovane, che aveva vinto per distacco e con una buona e oculata gestione potesse continuare a vincere. L’ha pensato De Laurentiis, l’ho pensato anche io e oggi sono oggetto di un shit storm in piena regola. Detto ciò, ho scritto anche quest’estate: contro la storia per fare la storia. Nessuno aveva vinto per due anni di seguito, ma abbiamo vinto per distacco e possiamo aprire un ciclo. Manca Kim, ma chissà se anche questa volta hanno pescato l’aragosta dal water, no quest’anno non succede. La cosa divertente è che ora lo dice anche De Laurentiis, dopo che la sera della festa non sapeva che aveva annunciato la sua stessa fine perché dice: ‘Vinceremo, vinceremo e vinceremo ancora’, si gira verso Giuntoli: ‘Sei pronto a costruire un grande Napoli?’ e Giuntoli si tira indietro. Giuntoli aveva deciso di andare via, era anche giusto perché aveva compiuto il suo percorso, aveva la Juventus che lui è un upgrave professionale. Ma non se l’aspettava De Laurentiis, così come non si aspettava il no secco di Spalletti, che era convinto di riuscire a convincerlo anche se sapeva che Spalletti non aveva intenzione di continuare. Ha confidato troppo in sé stesso. Oggi va dicendo: ‘Solo gli illusi possono pensare di vincere per due anni di seguito’. È vero presidente, però ci siamo illusi io e te. E’ vero quello che dice sui tifosi del Manchester United, negli ultimi anni al tifoso napoletano è andato il grasso al cuore. Il secondo posto non va bene più, ora invece la gente si è dimenticata che ha vinto. E’ uscita fuori la storia che si è vinto lo scudetto perché si sono allineati gli astri ed è stata un puro caso. Sono narrazioni tutte fasulle, ma credo che al di là delle parole estemporanea del presidente, che alle volte dice di aver sbagliato mentre altre non mostra questa convinzione. Ma io so che lui sa di aver sbagliato. Vediamo se dagli errori il Napoli saprà rialzarsi.

Il borsino degli allenatori a me non appassiona, nessuno ha firmato per il Napoli. Oggi è in testa Pioli, domani Gasperini, dopodomani Italiano, poi ritorna Conte. Nessuno ha firmato per il Napoli, questa è l’unica certezza che ho. So che hanno preso un ds a marzo e sta già lavorando alacremente per il Napoli. A fine maggio sapremo chi sarà l’allenatore, tassello fondamentale per costruire il futuro. Solo il campo dirà chi sarà quello giusto. Il campo è una cosa, la carta è un’altra”.