Le pagelle di Sabatini: "Hamsik quasi perfetto, a Insigne conviene andare via"

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RAFAEL 6: A parte un’uscita spericolata, niente da criticare. Anzi. Solo un dubbio: tocca (anche) a lui correggere certi errori di posizione dei difensori?
MAGGIO 5: Soffre tanto, troppo, in difesa. Generoso ma poco incisivo in avanti.
ALBIOL 6: Primo tempo con qualche incertezza, ma nulla di grave. Cresce come tutta la squadra nella ripresa, anche se la generosità lo porta a fare un po’ di confusione.
KOULIBALY 6,5: Presente e potente. Buon acquisto, peccato sia l’unico.
BRITOS 5: Al posto sbagliato nel momento sbagliato. In generale nel ruolo (terzino sinistro), in particolare nel gol del Bilbao.
JORGINHO 6: Si muove Conte per vederlo, ma lui deve darsi una mossa per meritare la nazionale. In certe occasioni, non basta essere perfettino ma ordinario.
GARGANO 6,5: Preferito a Inler, giustifica la scelta di Benitez con qualche guizzo niente male. Soffre molto meno di altri, insomma.
CALLEJON 5,5: Quando ha l’occasione per segnare, solo davanti al portiere, sembra stordito come uno appena uscito da una discoteca di Ibiza. È l’errore che macchia la sua discreta partita. Peccato.
HAMSIK 5,5: Le buone intenzioni non si discutono, il resto sì. Gioca a strappi, ma senza più gli scatti dei bei tempi.

Deve stoppare la sua involuzione, se vuole restare campione. Dopo 77 minuti viene sostituito da MICHU (5) che non sfrutta – per timidezza – un’occasione d’oro.
INSIGNE 5: entra applaudito, perché è l’unico napoletano contro una squadra tutta basca. Esce fischiato, sempre perché è l’unico napoletano. Gioca male, forse anche perché non regge più questo rapporto odio-amore con i tifosi. Conviene cambiare aria. Dopo 59 minuti lascia il posto a MERTENS (6,5) che partecipa con grande vivacità all’assalto finale.
HIGUAIN 7,5: Prova da leader, gol da campione. Alla perfezione manca poco. Lui sì che merita davvero la Champions, e anche una squadra più ricca di talenti europei. Un Pipita insomma da incastonare in una collana migliore.
All.: BENITEZ 5,5: spesso seduto in panchina, anziché agitato a bordo campo. Atteggiamento quasi da rassegnato. Discutibili le esclusioni di Ghoulam e Inler.