Marino ricostruisce la vicenda Soriano e si chiede: "Ma quanta voglia avevano le parti di chiudere veramente l'affare?"

Pierpaolo Marino a Calciomercato.com
02.09.2015 17:10 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Marino ricostruisce la vicenda Soriano e si chiede: "Ma quanta voglia avevano le parti di chiudere veramente l'affare?"
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© foto di Federico De Luca

Attraverso Calciomercato.com, l'ex ds del Napoli Pierpaolo Marino ha ricostruito la vicenda Soriano.

Ecco quanto si legge sul portale: "Lunedi scorso, mentre ero ospite di Gazzetta TV, per commentare le ultime due ore di calciomercato, mi ha incuriosito molto, seguire gli sviluppi del misterioso scambio tra Soriano e Zuniga. Un trasferimento già concluso, saltato per ritardato/mancato deposito delle documentazioni contrattuali a supporto.
Questa è una di quelle vicende romanzesche del mercato, che vengono avvolte da un sottile velo di mistero, per essere poi destinate alla diversità/fantasiosità delle versioni delle parti. Sulla base dell’ intuito dettato dall’esperienza ed anche di qualche spiffero raccolto in giro, proviamo una più che possibile ricostruzione dei fatti.
Alle 20,30 di lunedi, De Laurentiis è a Roma, gli operativi (segretario ed amministratore) del Napoli si trovano, invece, correttamente nella sede del calciomercato (Ata Hotel) e all’ Hotel Gallia stazionano Giuntoli e i vertici della Sampdoria, compreso Ferrero. I dirigenti della Sampdoria hanno già in mano la documentazione relativa all’ acquisizione di Zuniga, mentre attendono che Soriano, da Coverciano, dia il proprio benestare al passaggio  agli azzurri e sottoscriva il fascicolo del trasferimento che è in mano al Napoli. Alle 21 un autorevole dirigente del Napoli lancia un grido d’ allarme: ”Qui se non ci sbrighiamo, calcolate le nostre complesse e lunghe tempistiche contrattuali, non ce la facciamo in tempo e salta tutto”. Ma l’ appello resta inascoltato dalle parti e nessuna fa nulla per dare una accelerata alla trattativa.
Quando Soriano accetta il trasferimento manca poco meno di una ora alla scadenza dei termini. Comunque, con un poco di buona volontà, il tempo c’è per mettere a posto tutto, anche se De Laurentiis deve seguire la vicenda e firmare standosene a Roma. Ma, cosa fanno i protagonisti ? Incredibilmente, incuranti della incombente orario di chiusura dei depositi, si impantanano su futili clausole e bonus, come se ognuno si divertisse a tenere in scacco l’ altro. Il risultato di questi continui bracci di ferro, è che, tra una sfuriata e l’ altra,si sfora il tempo limite delle 23 e si va anche oltre.
A questo punto, ragionevolmente, bisogna chiedersi, ma quanta voglia ed entusiasmo avevano veramente le parti di chiudere questa transazione? Ed ora non si dica che la colpa è dei regolamenti, perché il calciomercato è già troppo lungo (tre mesi) per richiedere anche i “tempi supplementari”. Alla fine della giostra il vero danneggiato è il povero Ferrero, che vede volatilizzarsi davanti agli occhi oltre tredicimilioni e si ritrova in organico un giocatore che aveva già ceduto. E chissà che qualcuno, dall’altra parte, magari non ci rida anche su".