Martino: "Sembrano tutti scarsi ed in crisi col Napoli, ma in realtà non sanno come fermare Sarri"

Carmine Martino, giornalista Mediaset nonché radiocronista ufficiale delle partite del Napoli, ha detto la sua dagli studi di Canale 8
10.10.2015 21:30 di Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Martino: "Sembrano tutti scarsi ed in crisi col Napoli, ma in realtà non sanno come fermare Sarri"

Carmine Martino, giornalista Mediaset nonché radiocronista ufficiale delle partite del Napoli, ha detto la sua dagli studi di Canale 8 durante Tribuna Stampa: “La sensazione è che questa squadra si diverte, c’è equilibrio e ci sono tanti equilibri. Tutti sono scarsi rispetto ad un Napoli che, fino a quando le avversarie non troveranno le contromisure, non si fermerà. Si diceva che la Lazio era in crisi come la Juve ed il Milan, Brugge e Legia sono scarse. Mai qualcuno che pensava che fosse il Napoli ad essere in forma. Sarri ha compreso che già dalle prime di campionato era in difficoltà, ed è stato bravo a capire quali erano gli umori della squadra: cambiando il modulo, c’è stata la svolta. Un punto in più rispetto allo scorso anno, di questi tempi: forse, stavolta, il Napoli ha incontrato squadre più difficili. Ma la cosa che differenzia rispetto all’anno prima, di questi periodi, è la continuità. Da dicembre, il Napoli, fece 10 risultati utili consecutivi. Ma ora è diverso. Soprattutto se consideriamo che Roma e Juventus già erano scappate. Cosa che, quest’anno, non è così.

La sorpresa migliore di questo inizio di campionato? Sarebbe facile dire Allan, ma preferisco rispondere dicendo che la cosa più bella è la squadra, il collettivo. L’unica cosa che non spiego è come Koulibaly non fosse stato schierato dalle prime giornate. D’altronde Sarri aveva parlato molto bene nelle conferenze stampa. È  vero che lui ha ancora problemi di concentrazione nell’arco di tutta la partita, però credo che dal punto di vista atletico sia uno dei più solidi.
L’anno scorso c’erano molte aspettative per una squadra che, secondo me, non è da scudetto. Certo, l’ambiente può spingere la squadra nei momenti difficili, ma ad oggi l’organico non è attrezzato per arrivare fino a maggio sia in campionato che in coppa europea. Credo che la strategia sia quella di arrivare a gennaio e vedere se intervenire.
Il cammino del Napoli è stato simile a quello degli anni passati. Ora l’esame della continuità di buoni risultati deve dimostrarsi contro le squadre piccole: Chievo, Palermo, Genoa ed Udinese saranno tosti banchi di prova. Con 7 gare in 22 giorni si dovranno fare dei cambi, per forza di cose: sarà una buona occasione per valutare anche gli altri giocatori. C’è una bella rivalità contro la Fiorentina, ci sono molte cose in comune. La Viola ha iniziato benissimo, un precampionato notevole. Non ha mai pareggiato, ha perso col Torino e col Basilea. Ma è in piena forma. Rispetto a Montella, che non ha mai avuto un attaccante nel pieno della forma che poteva schierare, credo che Sousa può fare affidamento ad un parco attaccanti più vasto”.