Necco: "Si può credere nella finale. Benitez ha difficoltà di comunicazione con i giocatori"

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Ai microfoni di Tuttomercatoweb lo storico giornalista Rai Luigi Necco commenta il successo del Napoli a Wolfsburg, iniziando a credere sempre più all'Europa League, trofeo che col nome di Coppa Uefa i partenopei hanno vinto nel 1989: "Se mantengono la tensione alta come contro il Wolfsburg perché non credere nella vittoria finale? Questa squadra ha dimostrato potenzialità niente affatto trascurabili. Finora non le aveva espresse, soprattutto in campionato".

Benitez ha confermato di essere tecnico da coppa "Io non farei differenza. Benitez ha difficoltà di comunicazione con i giocatori, che si manifesta in giornate di campionato complesse. Probabilmente non ha l'abitudine di dominare una serie di giocatori, alcuni dei quali hanno la preoccupazione di lasciare, qualcun altro la paura di non primeggiare. Io ho l'impressione che il tecnico abbia concluso il suo ciclo a Napoli. Mi auguro solo chiuda da vincente. Ma è evidente che questa sia una squadra che va rifondata per il dopo Benitez e il dopo Higuain".

Crede che anche l'attaccante argentino possa salutare a fine stagione? "Credo di sì. O si costruisce una squadra che tiene conto dei giocatori che ha o altrimenti non si cresce. Ieri si è svegliato Hamsik, ma c'è da chiedersi perché ha dormito per tanto tempo. Squadra che va riformata, inutile girarci intorno. Benitez di gente ne ha messa fin troppa, il Napoli stesso è come se fosse oltre frontiera, vivendo a Castelvolturno, privando ai tifosi di respirare l'atmosfera della squadra. Il Napoli di Maradona viveva dentro la cinta muraria e se ne sentivano passione, sospiri, attese. Oggi no, il Napoli è lontano, distante e i tifosi rispondono solo per antico affetto".